Il Pescara torna a fare punti e lo fa contro la Carrarese, una delle squadre più in forma del campionato. Nel deserto dell'Adriatico, il Delfino riesce a strappare all'ultimo respiro un pareggio che da una bella iniezione di fiducia a tutto l'ambiente. Questi gli aspetti salienti del match:

CAMBIO MODULO - Bucaro decide di mandare in campo un Pescara più accorto e compatto schierando il 3412 che diventa il classico 352. L'avvio però è da incubo dato che la Carrarese va in gol dopo appena due minuti di gioco. L'allenatore biancazzurro voleva rendere la difesa più solida che invece ha sofferto e non poco davanti le folate degli avversari. Con il passare dei minuti il Pescara ha preso più sicurezza, ma il ritorno al 433 è stato il momento decisivo per far tornare in partita definitivamente il Pescara.

MEROLA FA 13 - Non segna Cuppone, il Pescara non ha una prima punta (Vergani e Sasanelli out) e ancora una volta è Merola ad andare a segno. Anche se su rigore, Merola sigla il 13esimo gol in questa stagione. Un rigore calciato con freddezza e potenza, dove Merola ha scaricato tutte le tensioni dell'ultimo periodo e anche per via del battibecco avuto con il portiere avversario Bleve poco prima del penalty. Altra prova super di un giocatore che, in silenzio, si è messo sulle spalle il Pescara.

CAMBI AZZECCATI - Abbiamo parlato della scelta del modulo, ma la chiave del match sono stati anche i cambi. Bucaro li ha indovinati tutti. Chi è entrato nella ripresa ha fatto la differenza. Pierno ha segnato il gol del pareggio, scaraventando in rete tutta la rabbia, sia per la panchina ma soprattutto per il periodo dei biancazzurri. Cangiano ha cambiato marcia all'attacco, lui si è procurato il calcio di rigore poi trasformato da Merola. Entrambi hanno dato un contributo prezioso, segno evidente che, anche se in un periodo buio, il gruppo è unito e rema verso la stessa direzione.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 11 marzo 2024 alle 09:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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