Il conto alla rovescia verso il giro di boa è ormai agli sgoccioli e per il Pescara Calcio i numeri raccontano una realtà difficile da ignorare. Quando manca una sola partita alla metà del campionato — quella in programma a Castellammare di Stabia alla ripresa del torneo — il bilancio stagionale appare estremamente preoccupante sotto molteplici aspetti.

I biancazzurri hanno raccolto appena due vittorie in diciotto gare, un rendimento che fotografa una squadra in costante affanno, incapace di dare continuità ai risultati e spesso travolta dagli episodi. A pesare è soprattutto l’elevato numero di sconfitte, che rappresentano circa la metà delle partite disputate, aggravate da una fragilità difensiva che ha pochi eguali nella categoria.

Difesa colabrodo: il Pescara incassa troppo

Il dato più allarmante riguarda senza dubbio il reparto arretrato. Il Pescara vanta la peggiore difesa del campionato, con una media che sfiora le due reti subite a incontro. Sono 35 i gol incassati complessivamente, un numero che certifica una vulnerabilità strutturale, spesso evidente sin dalle prime battute di gara.

Eppure, in questo contesto così complicato, emerge un paradosso: Desplanches, nonostante i numeri negativi, è risultato frequentemente uno dei migliori in campo. Le sue prestazioni hanno evitato passivi ancora più pesanti, confermando come il problema non sia limitato al singolo reparto, ma coinvolga l’intero sistema di gioco.

Scontri diretti quasi sempre persi: un segnale pesante

A rendere il quadro ancora più cupo è l’andamento negli scontri diretti. Il Pescara ha spesso fallito le partite chiave contro le dirette concorrenti, quelle gare che avrebbero potuto rappresentare un punto di svolta nella stagione. Invece, proprio in questi appuntamenti decisivi, la squadra ha mostrato i suoi limiti più evidenti, perdendo terreno in classifica e fiducia nei propri mezzi.

La mancanza di solidità mentale e la difficoltà nel reggere la pressione nei momenti cruciali sono aspetti che stanno incidendo in modo significativo sul percorso dei biancazzurri.

Castellammare di Stabia, una trasferta che vale più di tre punti

Il calendario propone ora una sfida delicatissima: la trasferta di Castellammare di Stabia contro la Juve Stabia, in programma alla ripresa delle ostilità, sabato 10 gennaio. Non sarà soltanto l’ultima gara del girone d’andata, ma un vero e proprio esame di maturità.

Un risultato positivo potrebbe ridare ossigeno all’ambiente e restituire un minimo di fiducia in vista del girone di ritorno. Al contrario, un altro passo falso rischierebbe di trasformare una stagione già complessa in un percorso ancora più in salita.

Giro di boa come punto di non ritorno

Il Pescara si avvicina alla metà del campionato con più domande che certezze. I numeri non mentono e impongono riflessioni profonde, sia tecniche che societarie. Servirà una svolta decisa, sotto il profilo dell’atteggiamento prima ancora che dei risultati, per evitare che il girone di ritorno ricalchi le difficoltà viste finora.

Il tempo delle attenuanti è finito. Ora parla il campo.

Sezione: News / Data: Lun 29 dicembre 2025 alle 10:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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