Inutile puntare il dito sull'arbitraggio. Il Pescara è stato un po' l'ombra di se stesso e Colombo è stato come sempre onesto, trasparente e sincero nel riconoscerlo. «Non ho visto il mio Pescara», ha detto in sintesi il tecnico brianzolo. Può capitare, capiterà anche alle due battistrada Catanzaro e Crotone, che oggi sembrano inarrestabili. Il Delfino esce dal pari casalingo di sabato scorso con certezze che ormai non crollano. Una è Plizzari, migliore in campo (segno della sofferenza della squadra nel match), portiere assolutamente di altra categoria. Poi Cancellotti, sempre tra i più performanti fin dal precampionato, autore anche di un gol da cineteca. Promosso come sempre Mora, ancora a segno e ultimo ad arrendersi (salva un gol fatto dei laziali). In crescita Palmiero, presto saranno indispensabili le giocate del regista napoletano. Ha sofferto la prima linea, orfana di Cuppone e di Vergani. Tupta ci ha provato con i soliti strappi interessanti, ma non è un esterno e soffre in quel ruolo. Giocando con due trequartisti e una sola punta, lo slovacco può essere solo un'alternativa a Lescano, almeno per le sue caratteristiche naturali.

Sezione: News / Data: Lun 03 ottobre 2022 alle 11:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
vedi letture
Print