Silvio Baldini ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di domani tra il Pescara e il Rimini: "La squadra si è allenata con il massimo dell'impegno, come sempre. E' un momento in cui abbiamo delle difficoltà, dobbiamo essere bravi a non spaventarci, restare agganciati al treno promozione. Continuiamo a lavorare con grande professionalità e attaccamento. Letizia è arrivato ieri, oggi valuterà in che condizioni si trova, sarà molto difficile utilizzarlo ma vediamo come lo trovo"
Chi è indisponibile? "Solo Crialese che ha uno stiramento e deve restare fermo 15-20 giorni, gli altri si sono allenati tutti"
La squadra corre avendo smesso di sognare? "E' una riflessione fatta con la squadra. Dopo la partita con il Milan abbiamo avuto inconsciamente il pensiero che ormai eravamo diventati bravi perché ci riusciva tutto, dentro non tutti hanno continuato a sognare. Se uno pensa che è bravo e quello che ha fatto è il massimo, vengono fuori anche i limiti. Quando uno smette di sognare, anche se sei un giocatore fortissimo diventi mediocre"
Si può fare qualcosa per invertire la tendenza? "Ho fatto dei fogli con una scritta che se uno vuole realizzare qualcosa ci deve credere, ho consegnato a tutti questo foglio, oggi me li ridaranno firmato e con quello che scriveranno. Lo metteremo insieme a tutti gli altri dati, poi quando parleremo a quattrocchi ne parleremo, ma sul piano del lavoro questi ragazzi sono straordinari. La sconfitta che provoca tristezza e malinconia, sono momenti che bisogna vivere e cogliere l'opportunità per migliorarci. Bisogna variare, lo abbiamo fatto allenandoci sulla spiaggia, abbiamo cercato di alleggerire il carico di lavoro, fare due volte il doppio e basta. Ho cercato di dare a loro dei messaggi, siamo qui perché ci vogliamo sentire migliori non per obbligo. Li ho visti come sempre disponibili, però la verità è che, quando scendiamo in campo, vedere se c'è ancora questa voglia di sognare. Sono convintissimo che la strada è questa, le variabili però sono tante. Io non ce l'ho con nessuno. La coerenza non è una cosa facile. Se io dico che qui c'è la magia non lo dico per fare il lecchino, lo dico perché so che c'è. Se cerco su questa parola di creare la mia squadra, perché deve sognare, ma se gli vengono messi dubbi da due risultati che non sono positivi, e i procuratori propongono ai giocatori altre soluzioni, è normale che fino al tre di febbraio avremo questa possibilità che non tutti riescano a sognare come facevano prima. I giocatori del Pescara professionalmente sono straordinari. Quando dico che voglio andare in B, vedrai che queste teste di cazzo mi prendono per il culo. Il mondo del calcio è fatto di ipocriti e ruffiani. Qui cerchi di parlare all'anima dei giocatori, poi gli vengono messi i dubbi. Quando non danno tutto è per via dei dubbi che gli mettono gli altri. Mi dispiace perché noi potevamo avere ancora 3,4 punti di vantaggio. Non ce li abbiamo ma non succede niente. Quando ho detto che se non vinco io non resto, perché penso a quello che accade quando non sono andate bene. Perché queste teste di cazzo mi prenderanno per il culo perché ho parlato sempre di B e della magia. E' normale che io mi devo difendere anche usando termini da persona normale, perché questi cretini non meritano risposte con rispetto. Tornando al discorso di prima, mi sembra che il tradimento, perché il procuratore può venire a cena con me stasera e dirmi che il giocatore sta bene con me e il giorno dopo lo ha venduto a un'altra squadra, sia l'unico peccato che non è stato perdonato. Quando Giuda Iscariota tradisce Gesù, non c'è la riabilitazione. T'immagini come mi stanno nei coglioni le persone che vogliono tradire in continuazione. Più stronzi trovo e più godo nell'offenderli. Poi io amo i calciatori e il pubblico di Pescara, perché quelli veri mi abbracciano e esprimono solidarietà nei miei confronti. Questa è la magia di Pescara, poi mi vengono i rigurgiti perché una squadra come il Pescara, che potrebbe avere 3,4 punti di vantaggio, non è per il modo di lavorare ma per via del continuare a sognare"
Questa squadra è in grado di vincere anche giocando male? "No, non abbiamo la capacità di rallentare il gioco, questa squadra deve giocare sempre con il piede sull'acceleratore, o sogni o perdi con questa squadra. Questo sono io e così voglio rispecchiare i miei valori con la squadra. Però, quando ci sono i presupposti di avere la società che difende il mio lavoro, non mi arrenderò mai. La sconfitta non mi fa paura, ho la corazza, anche se poi li metabolizzo alla mia maniera, non vado al ristorante, al bar o a fare la passeggiata. Mi isolo perché è così che voglio metabolizzare le sconfitte e i momenti poco felici. Non voglio avere altre incazzature con chi gode perché ho perso"
La squadra è in grado di incassare la sconfitta? "Non lo so, sono io che devo difendere loro, la sicurezza di sapere che ci sono. Loro sono per bene, ci mettono il cuore, quando non riescono a fare le cose giuste io difendo ciò che loro fanno"
Merola centravanti o si cambierà? "Il discorso è che potrei anche parlare di questa cosa ma non è giusto perché rispetto sempre l'uomo prima del giocatore. Se non parlo con Merola lo uso e non posso pensare che lui deve sognare se mi comporto come tutti che non rispetto l'uomo. Non ne parlo perché prima devo parlarne con loro"
C'è anche un fisiologico calo fisico nei giocatori? "Sicuramente si, il corpo umano della persona ha dei picchi dove riesce ad esprimere il massimo, poi ha un assestamento e tante volte rialzi il picco, noi invece abbiamo fatto un picco importante, ci siamo stabilizzati e ultimamente non siamo più riusciti a risalire, siamo leggermente calati perché la nostra testa è diversa a quella di prima. Se faccio i test fisici dicono che sono migliorato, ma se la prestazione non corrisponde a questi test, l'altra variabile è la testa che è diversa da prima. Nessun procuratore se avessimo 7 punti di vantaggio sulla seconda direbbe al suo assistito che c'è una squadra che lo cerca. Il problema è che dopo il campo ti da questo tipo di risposte"
Il riferimento è a Pellacani? "Non me ne frega niente. Io vado al campo e guardo l'allenamento. Se mi convincono giocano, altrimenti non giocano. Io non faccio le colpe a questi ragazzi come Pellacani e Merola quando non danno il massimo, perché sono persone per bene, ce la mettono tutta, ma se il sogno è leggermente affievolito, la colpa non è loro. Io non ce l'ho con nessuno. Attacco i procuratori e il mondo del calcio perché, quando una squadra sta a questo punto, riusciamo a fare questa impennata a staccare quasi tutti, poi ci rimangiamo contro avversari inferiori a noi, la mia rabbia aumenta, perché se i dati che io analizzo sono migliori rispetto a prima ma il risultato non lo è, per via del sistema che io non sono riuscito a combattere"
Non serve allora avere una società ricchi, se i ragazzi vanno nelle mani sbagliate rovinano tutto: "Questo è il mondo del calcio. Nel calcio ci sono questi interessi. Non mi stupisco, io mi arrabbio con me stesso perché non sono capace di trasmettere questi concetti ai miei giocatori. Io tante volte ho rinunciato ai soldi, per me contano più le emozioni. Se hai i soldi per campare e hai delle emozioni allora sei una persona felice".
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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