Desplanches: 6,5 nel primo tempo evita almeno due gol, disinnescando pure la svirgolata di Letizia. Molto meno sicuro nelle uscite dove non trova quasi mai il tempo giusto, come in occasione del primo gol di Pellegrino. Rivedibile, non è facile sostituire un eroe come Plizzari.

Letizia: 6 lotta e mette l’esperienza al servizio della causa, però perde anche qualche pallone velenoso. Costretto anche a rimediare agli errori di Corbo e Giannini (41’st La Barba sv)

Corbo: 5 impalpabile, certamente si propone e cerca di contrastare però difetta nella ricostruzione ed è troppo lento, tanto da farsi aggredire dagli esterni di casa e in aggiunta qualche leggerezza che denota ancora problemi di rodaggio.

Giannini: 5 la sua pare una favola, rientrato dal prestito al Pineto era dato continuamente in uscita ma la penuria di centrali in rosa lo ha addirittura promosso a titolare. L’emozione c’è e si vede, specie sulle palle alte e poi si perde continuamente Pellegrino che lo sovrasta pure fisicamente.

Valzania: 6 fa a sportellate e non si sottrae mai nei contrasti, gioca troppo dietro per incidere nella manovra ma raramente perde palloni e quando succede cerca subito di rimediare.

Cangiano: 5,5 fallisce un’occasione clamorosa alla mezzora, su un regalo del Parma, che avrebbe forse potuto dare maggiore pathos alla partita. Si fa vedere ed aiuta in difesa, ma si comprende che la sua è una soluzione di ripiego (37’st Meazzi: sv fa volume a metà campo, quando però la gara è finita da un pezzo)

Dagasso: 5,5 un po' di precipitazione nel primo tempo, nel quale vanifica le rare ripartenze con errori nell’ultimo passaggio. Non è un vero play e non si possono pretendere da lui giocate alla Pirlo, forse ci si aspettava maggiore coraggio nelle poche sortite offensive della squadra.

Graziani: 5,5 personalità ne ha, indubbiamente, ma non era questa la gara ideale per far valere anche il suo tasso tecnico (37’st Berardi: 6 di stima perché si propone nel finale)

Merola: 5,5 il rinnovo proprio alla vigilia gli dà probabilmente motivazioni ed è uno dei pochi a cercare l’uno contro uno per liberarsi però senza far male alla difesa avversaria (17’st Squizzato: 6 da più spessore al centrocampo, fin li troppo tenero nei contrasti e scende anche a coprire)

Olzer: 6 disperso nella terra di nessuno, cerca di rendersi utile almeno in interdizione e si muove bene.

Sgarbi: 5,5 mette il fisico a disposizione per far salire la squadra, ma gli arrivano palloni col contagocce e finisce stremato. Non è lui certamente il bomber che serve al Pescara (41’st Tonin sv cerca di mettere la testa su un bel cross, ma non tocca palla)

All. Vivarini: 6 la gara era proibitiva in partenza, sia per il divario tecnico che per le lacune in organico (assenti pure i centrali titolari Brosco e Pellacani) e giustamente il tecnico teramano la imposta sul mero contenimento e sulla fisicità. Buona la linea del fuorigioco, da rivedere la ripartenza dal basso e soprattutto la copertura delle fasce. La squadra comunque ha il merito di non sbracare dopo il raddoppio immediato del Parma e di restare compatta. Alla lunga paga l’assenza di giocatori chiave e pronti a gare del genere, ad esempio il reparto centrali difensivi è assolutamente da rinforzare per non prendere imbarcate anche con squadre meno dotate del Parma.

Sezione: Pagelle / Data: Dom 17 agosto 2025 alle 20:34 / Fonte: di Andrea Genito
Autore: Andrea Genito
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