L'amaro epilogo di questa terza stagione consecutiva in C, la peggiore del triennio, è nato in estate quando la rosa è stata allestita. La base della formazione che aveva sfiorato la finale playoff, eliminata solo alla lotteria dei rigori ad oltranza con il Foggia, è stata smantellata e poi non adeguatamente ricostruita. Rafia e Lescano, i trascinatori dello scorso anno, erano impossibili da tenere ma non sono stati sostituiti, come altri elementi (vedi Palmiero e Kraja). Senza un vero regista (Squizzato ha dimostrato di non esserlo) e senza un centravanti in grado di finalizzare il gioco (il generosissimo Cuppone è stato adattato) era chiaro che non si potessero cullare veri sogni di gloria. Se il progetto iniziale era quello di provare a tornare in cadetteria, la missione è stata miseramente fallita. Se, invece, era incentrato sulla valorizzazione di giocatori poi da rivendere, da Dagasso a Merola passando per Plizzari ed altri, allora il bersaglio è stato centrato. Ma entrambi gli obiettivi potevano essere perseguiti contemporaneamente. 

Sezione: News / Data: Lun 13 maggio 2024 alle 10:30 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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