La Romagna è in festa: il Cesena è tornato in Serie B. L’aveva salutata il 16 luglio del 2018, quando sbranato dai debiti fu costretto a ripartire dai dilettanti. Quasi sei anni dopo, un colpo di testa di Pierozzi, l’inatteso protagonista di una bellissima storia a lieto fine, ha riportato i romagnoli in cadetteria, cancellando pure la maledizione del Manuzzi: erano 43 anni che il Cesena non festeggiava una promozione nel suo stadio. E l’attesa sembrava dovesse non avere fine, neppure ieri, merito di un Pescara tenace e scorbutico, che ha colpito un palo a inizio ripresa (deviazione di Donnarumma sul tiro di Accornero), ben messo in campo dall’ex Cascione, che nel 2018 giocava a Cesena e dopo l’addio alla B concluse la carriera da calciatore proprio in Romagna, tra Santarcangelo e Forlì. È un cerchio che si chiude. È la vittoria di Domenico Toscano, al 7° campionato vinto in carriera (la 4ª promozione dalla C, ha trionfato in tutti e 3 i gironi). È l’affermazione dei giovani, ormai grandi, cresciuti in un vivaio florido e applaudito: David, Pieraccini (pericoloso in girata, al 6’ della ripresa, dopo una mischia in area pescarese), Francesconi, Berti, Giovannini e Shpendi (20 gol in campionato), acclamati dai tifosi con una coreografia da brividi, con le sei maglie e uno striscione a recitare: “Quella maglia che portate, è il mio sogno da bambino”. È stata una partita vibrante, che il Pescara ha giocato a viso aperto. Il Cesena non ha voluto accontentarsi del pareggio. E così, al 42’ della ripresa, sull’angolo calciato magistralmente da Donnarumma, il colpo di testa di Pierozzi, subentrato nella ripresa, ha piegato le mani a Plizzari mandando in visibilio gli oltre 15.000 del Manuzzi.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Dom 31 marzo 2024 alle 15:00 / Fonte: Tuttosport
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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