Consueto appuntamento del programma "Cucciole&Campioni" condotto da Mila Cantagallo e l'ospite di oggi è Alessandro Bruno, centrocampista del Pescara. Le parole di Bruno: "C'è tanta attesa per tornare in campo, ricordiamoci che noi ci siamo fermati il 9 marzo e sono stati 2 mesi lunghi. Abbiamo iniziato gli allenamenti individuali ma per giocare una partita di calcio ci vorrà ben altro, con una condizione fisica importante e noi siamo solo all'inizio. La buona notizia è aver recuperato giocatori importanti e questo ci farà sperare per le ultime 10 partite. Quanto è stato difficile allenarsi a casa? È dura perché ti alleni in un giardino e non in un campo, puoi fare poco ed è inevitabile perdere la condizione fisica. Insieme ai professori abbiamo cercato di fare allenamenti specifici ma è stato difficile. Mi piace giocare in mezzo al campo perché è dove si vive la partita ed è una zona importante. La squadra più forte che ho incontrato è stato il Napoli, in Serie A, e giocava un calcio entusiasmante. Ricordo l'ultima partita a Benevento dove avevamo 10-11 giocatori fuori mentre il resto erano ragazzi che si affacciavano in Prima squadra, credo che quel periodo sia passato e ho trovato anche la possibilità per poter giocare un pò di più. La squadra è al completo e adesso la situazione è cambiata, abbiamo un organico che possa fare la differenza. Prima di affrontare il match del Vigorito sapevamo che sarebbe stata una partita difficile per noi ed affrontarla con tanti infortunati non è stato affatto facile, adesso voltiamo pagina e sono contento di ritrovare in squadra Tumminello, Pucciarelli e Balzano perché possono fare la differenza e dalla prossima partita con la Juve-Stabia il risultato sarà diverso. Sono favorevole alla ripresa del campionato perché il calcio è importante a livello sociale e farà bene al livello del Paese con le dovute precauzioni. Non so cosa farò quando smetterò di giocare però ci penserò, vorrei restare nel mondo del calcio ma non so ancora in quale ruolo. Giocare d'estate prima delle 18:00? Sono orari troppo caldi, secondo me non va bene perché lo spettacolo sarà scadente. Quando riprenderemo la condizione fisica non sarà ottimale e giocare in un clima diverso potrebbe avvantaggiare lo spettacolo. Sappiamo di essere controllati e andremo in campo in maniera serena e continua. 

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 28 maggio 2020 alle 19:14
Autore: Riccardo Camplone
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