Il Pescara guarda al futuro riscoprendo il proprio passato. A luglio, infatti, il club biancazzurro tornerà a svolgere il ritiro precampionato a Campo di Giove, a distanza di ben 37 anni dall’ultima volta. Una scelta che intreccia programmazione sportiva, identità territoriale e memoria storica.

Bisogna tornare indietro fino all’estate del 1989 per ritrovare il Delfino in ritiro nel suggestivo centro abruzzese, immerso nel Parco Nazionale della Maiella, a oltre mille metri di altitudine. All’epoca, sulla panchina biancazzurra sedeva Ilario Castagner, e quella preparazione rappresentò una tappa importante di un percorso sportivo carico di ambizioni.

Una sede ideale tra natura e lavoro

Campo di Giove offre caratteristiche ideali per una preparazione estiva: clima mite, altitudine favorevole al lavoro atletico e strutture che permettono di lavorare con tranquillità, lontano dalle pressioni quotidiane. Elementi che hanno convinto la società a puntare su una sede che unisce benefici fisici e concentrazione mentale.

Non si tratta di una novità assoluta per il calcio professionistico. Negli anni, anche club di primo piano hanno scelto le pendici della Maiella per preparare la stagione. Tra questi figura il Lecce, che in passato aveva individuato proprio in quest’area il contesto ideale per il lavoro estivo.

Una tradizione che continua anche oggi

Negli ultimi anni, Campo di Giove è tornata a essere una meta apprezzata anche da realtà più recenti del panorama calcistico. In tempi non lontani, infatti, hanno svolto il ritiro precampionato nella zona sia il Pineto sia la Sambenedettese, confermando la vocazione sportiva del territorio.

Il ritorno del Pescara assume però un valore particolare: non solo una scelta logistica, ma un richiamo a una pagina significativa della propria storia, in un momento in cui il club è chiamato a costruire basi solide per il futuro.

Identità, territorio e programmazione

Ritrovare Campo di Giove significa anche rafforzare il legame con l’Abruzzo interno, valorizzando un territorio che coniuga sport, natura e tradizione. Un messaggio chiaro, che va oltre il semplice ritiro estivo e parla di appartenenza e identità.

A distanza di quasi quattro decenni, il cerchio si chiude. E questa volta, il ritorno in Maiella non è solo un omaggio al passato, ma un punto di partenza per scrivere un nuovo capitolo della storia biancazzurra.

Sezione: News / Data: Mar 30 dicembre 2025 alle 16:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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