Dopo averlo visto realizzare la prima doppietta contro il Pordenone, il Pescara è adesso pronto a godersi pienamente Cristian Galano, detto anche il “Robben delle Puglie”, che dopo un’annata un po’ così nel Foggia, la squadra della sua città, ora sembra pronto nuovamente a risplendere di luce propria. Per inciso, l’aspetto empirico aveva la sua importanza visto che, dopo averlo inseguito per anni, una volta preso c’era bisogno di un riscontro fattivo sul campo e il fatto che sia arrivato quasi subito, cioè alla seconda di campionato, sorride all’operazione di mercato del club adriatico. Ora qui (dirigenti e tifosi biancazzurri) sono tutti più rilassati, nella consapevolezza che la stella di Galano non si era affatto spenta e l'aver puntato su di lui sembra essere stato un buon affare. D'altronde la sua superiorità tecnica non teme scompensi di sorta. In più, a 28 anni (età della piena maturità per un calciatore) e con 252 presenze e 57 reti in B, può aggiungere una competenza specifica della categoria che gli vale come titolo di laurea. "E’ stato bello segnare una doppietta nel debutto all’Adriatico – il suo pensiero – anche perché volevamo dimenticare la falsa partenza di Salerno. La prima dedica va a me stesso, perché quando sono arrivato a Pescara avevo il grande desiderio di mettermi alle spalle la sfortunata stagione a Foggia". E questo capitolo merita un approfondimento. "Ho sentito spesso dire che l'anno scorso sono stato poco continuo, tuttavia penso di aver sempre dimostrato qualcosa. Effettivamente non è stato il campionato più bello della mia carriera, certo, ma ho giocato pochissimo e non credo che sia stata solo per colpa mia. Comunque, adesso cancello il passato e punto al riscatto".

Sezione: News / Data: Mar 10 settembre 2019 alle 17:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Andrea Coppini
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