La crisi del Pescara è ormai evidente.
Dopo oltre due mesi e mezzo di campionato, il processo di crescita della squadra di Vincenzo Vivarini sembra essersi bloccato alla quinta giornata, precisamente al primo tempo di Modena, l’ultima vera prestazione convincente dei biancazzurri.

Da allora, il cammino del Delfino è stato un susseguirsi di difficoltà, occasioni sprecate e delusioni. I pareggi strappati in extremis contro Sudtirol e Carrarese sono arrivati più per la forza della disperazione che per qualità di gioco o organizzazione tattica.

Emergenza infortuni, ma non basta come alibi

L’infermeria piena rappresenta una parziale attenuante.
Il Pescara ha dovuto rinunciare con continuità a diversi titolari, arrivando a regalare quattro uomini chiave a ogni partita. Tuttavia, gli infortuni non possono essere l’unica spiegazione per una squadra che, a novembre, mostra segnali di involuzione tecnica e mentale.

L’assenza di alternative e la mancanza di equilibrio tattico hanno contribuito a rendere il Pescara una formazione prevedibile, priva di fiducia e incapace di reagire nei momenti chiave.

Vivarini sulla graticola: panchina in bilico

Il tecnico Vincenzo Vivarini è ora al centro delle critiche.
Il progetto tecnico avviato in estate non ha prodotto i risultati sperati e la squadra sembra scollegata sul piano mentale, senza una precisa identità di gioco.
La società, per ora, conferma la fiducia, ma la prossima partita contro il Monza potrebbe diventare decisiva per il futuro dell’allenatore.

Il rendimento casalingo è deludente, e fuori casa la squadra continua a collezionare sconfitte pesanti. È chiaro che serva una scossa immediata, altrimenti il rischio di precipitare in zona retrocessione diventa concreto.

Ambiente sfiduciato e tifo in difficoltà

A complicare ulteriormente la situazione c’è un ambiente sempre più sfiduciato.
I tifosi, pur restando vicini alla squadra, non nascondono la delusione per un avvio di stagione ben al di sotto delle aspettative.
Il Pescara ha smarrito entusiasmo e solidità, e solo un risultato importante potrà restituire fiducia a tutto l’ambiente biancazzurro.

Serve una svolta: testa, cuore e orgoglio

Per uscire dalla crisi servirà molto più che un semplice aggiustamento tattico.
Il Pescara dovrà ritrovare compattozza, spirito di sacrificio e voglia di lottare. La salvezza, al momento, è l’unico obiettivo realistico.

Il prossimo turno di campionato sarà uno spartiacque: o si rinasce, o la stagione rischia di diventare un incubo.

Sezione: News / Data: Lun 03 novembre 2025 alle 15:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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