La mano di Vincenzo Vivarini sul Pescara si vede, eccome. In poche settimane, il tecnico abruzzese ha saputo imprimere un’identità forte alla sua squadra, anche derogando a quella filosofia di gioco che da sempre lo caratterizza: un calcio propositivo, votato al possesso e al controllo del pallone.

Un Pescara più compatto e solido

Complice la pausa per le Nazionali dopo la chiusura del mercato, Vivarini ha avuto il tempo di lavorare con calma e costruire un Pescara più solido e organizzato. La scelta di inserire Valzania a centrocampo e sacrificare una punta, come Sgarbi, ha dato equilibrio al gruppo, che oggi appare più compatto e pronto a soffrire.

Una squadra che non molla mai

Il Pescara resta una formazione con limiti strutturali, ma sotto la guida di Vivarini sembra capace di gettare il cuore oltre l’ostacolo. La solidità difensiva e l’atteggiamento battagliero sono segnali incoraggianti per un campionato che si preannuncia lungo e complesso.

Lavoro e prospettive future

All’orizzonte un’altra sosta per le Nazionali, che permetterà a Vivarini di affinare ulteriormente i meccanismi di squadra. Se il Pescara continuerà su questa strada, con organizzazione e spirito di sacrificio, potrà ambire a un campionato più sereno e, chissà, togliersi qualche soddisfazione contro le big.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 23 settembre 2025 alle 13:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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