Non è una novità. Col bilancio che si ritrova il Pescara da anni fa la spesa last minute, cercando occasioni e opportunità a buon mercato. Spesso è andata bene, ad esempio nella scorsa stagione dove come ha tuonato l'ex presidente della Ternana Bandecchi "una squadra costata 2 milioni ha avuto la meglio su una costata oltre 11". Il riferimento era ovviamente alla finale vinta dai biancoazzurri, comunque però solo alla lotteria dei rigori, ma in ogni caso pur con una rosa di secondo piano essere arrivati in fondo ha dimostrato che oltre ai soldi occorrono idee e motivazioni. Ma non si può neppure contare sempre sulle congiunzioni astrali, anche perchè due degli eroi della entusiasmante cavalcata sono già spariti, assieme alla magia: mister Baldini e il portiere Plizzari. Oltre a loro sono già altrove Pierozzi (Benevento), Moruzzi (Juve Next Gen), Arena (Roma), Cangiano (tornato al Bologna) e probabilmente Lancini. Inoltre c'è la spinosa questione Merola: o rinnova o verrà ceduto, per non perderlo a zero a giugno '26. Le lacune sono enormi ed evidenti, dal portiere alla difesa (ancora non è stato confermato Letizia, tra l'altro) fino all'attacco, che, parole delle stesso presidente Sebastiani, va rifondato da capo perchè può ad oggi contare sul solo Tonin, che non è neppure prima punta di ruolo. Per ora però il Pescara ha fatto scena muta e partirà per il ritiro (low cost pure quello) tra una settimana con tanti dubbi. D'altronde ci sono voluti 10 giorni per annunciare un allenatore già d'accordo e la presentazione continua a slittare. Le uniche certezze sono i tanti nomi elencati come trattative dalla stampa e sfumati quasi subito: Moncini, Borrelli, Rafia, Mancuso, Capuano, Floriani Mussolini, De Boer, etc etc. Nessuno si è mai seduto al tavolo con Sebastiani e Foggia (confermato a vita dal presidente, salvo smentite già viste in passato) e allora la stampa ha abbassato il target, citando svincolati o ritorni possibili: Kastrati e Masciangelo (portiere e difensore del retrocesso Cittadella), i 2000 Corrado e Cannavò che però in due hanno messo assieme 7 reti, meno di Tonin. Con questi chiari di luna appare un enorme azzardo  ipotizzare un'altra magia (senza Baldini) e per di più in un campionato decisamente più competitivo come la serie B. Però Sebastiani ostenta fiducia nei propri contatti e nelle solite opportunità in saldo, offrendo la tradizione di un Pescara spesso ottima vetrina per giovani speranze. Ci lascia perplessi anche la gestione dell'ingresso di Marco Verratti in società: nemmeno un'intervista, nessuna presentazione ufficiale, pochi dettagli e finora zero valore aggiunto. Con buona pace dei tifosi che speravano in un appeal in crescita grazie al ritorno del figliol prodigo che ha fatto fortuna (e milioni) altrove, pescarese e tifoso doc. Verratti dopo essersi fatto vedere all'Adriatico per la finale si è defilato subito e non ha mai confermato il suo nuovo ruolo nel Pescara, nè le eventuali motivazioni di questa comunque apprezzabile scelta. Qualcosa non torna, ma non resta che attendere sviluppi e contare invece sulle motivazioni di Vincenzo Vivarini, che (lui sì) ha fortemente voluto tornare ad allenare a Pescara, accontentandosi perfino di una notevole riduzione del cachet e di un solo anno di contratto, rinnovabile solo in caso di salvezza. La sua è una scommessa, ma conoscendo la voglia di riscatto dopo l'amarezza di Frosinone (esonerato dopo appena sette partite) e le capacità messe in mostra in precedenza non abbiamo dubbi che non accetterà una rosa raffazzonata e senza logica, ma nemmeno di poter lavorare con una squadra costruita a ridosso del campionato. La fretta è vero è cattiva consigliera, ma aspettare la chiusura del mercato (lunghissimo, troppo, visto che termina addirittura il 1° settembre) è pura follia, anche perchè non di rado nella rete restano poi pesci piccoli o inadatti al brodetto. Uno su tutti, ci dispiace sottolinearlo ancora, l'inutile ingaggio di Alberti dal Modena che ha solo irritato i tifosi, praticamente una presa in giro.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 06 luglio 2025 alle 16:09 / Fonte: di Andrea Genito
Autore: Andrea Genito
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