Adesso anche i tifosi più tolleranti stanno perdendo la pazienza. La sottoscrizione degli abbonamenti (raggiunta quota 2000) è una dichiarazione di fiducia troppo in bianco e tutti si aspettano che finalmente Sebastiani e Foggia siano capaci di portare non necessariamente dei colpi di mercato, ma gli indispensabili rinforzi per poter affrontare decentemente un campionato molto più competitivo di quello lasciato a giugno. Quella squadra oggettivamente non era una corazzata per la C ed era stata promossa solo grazie alla maestria soprattutto come mental coach di mister Baldini e, riconosciamolo, ad una certa buona sorte. In pratica era una squadra da C medio alta, poi ritrovatasi inaspettatamente in B e, quindi, per logica andava subito rinforzata. Invece sono più le uscite (l'ultima Accursio Bentivegna alla Casertana) che gli ingressi, tanto che la rosa appare addirittura ridimensionata ed a forte rischio. Lo sa Vivarini e lo sa anche la stampa locale che ultimamente ha iniziato a farsi domande sull'immobilismo del ds Foggia e a pungolare il presidente, fin lì trattato con "doveroso" riguardo. Le tv locali nelle ultime trasmissioni l'hanno messo in chiaro: questa squadra non è presentabile e non illudono le tre vittoriose amichevoli contro squadre di categorie decisamente inferiori. Siamo certi che la società non vorrà sprecare la chance della B, anche perchè garantisce introiti importanti, il dubbio è che non sia proprio in grado di farlo. Complice anche la stucchevole ed improduttiva telenovela Plizzari, col Venezia che ha respinto seccamente al mittente le inadeguate proposte biancoazzurre (500mila contro la richiesta di un milione e mezzo per l'acquisto), il mercato è rimasto bloccato e in tutti i reparti il Pescara è assolutamente da rifondare. In porta, considerando che partirà anche Saio, non c'è proprio nessuno, in difesa solo il reparto dei centrali sarebbe a posto, ma è comunque affidato a due giocatori di una certa età (Brosco e Letizia) e ad un Pellacani reduce da un lungo infortunio e che in passato ha saltato parecchie gare per ricadute fisiche. A centrocampo manca un vero regista ed Olzer ha convinto ma è pure lui ko. L'attacco e le ali poi non ci sono affatto, impedendo quindi lo schema di gioco preferito da mister Vivarini. Aggiungiamoci poi che non è remota la possibilità che Merola non rinnovi alle condizioni imposte dalla società e che quindi possa già partire per non perderlo da svincolato a giugno 2026. Insomma un vero disastro ed appare un bluff ai tifosi anche l'impegno di Marco Verratti, che aveva destato tante speranze ed aspettative. L'ex talento del vivaio pescarese non si è mai pronunciato sulla sua presunta iniziativa e i soldi versati (1,5 milioni) non sono finite nelle casse della società, ma in quelle di una newco che ne detiene delle quote e quindi non possono essere utilizzati per il mercato. Eppure fin qui le entrate hanno sfiorato i due milioni (Arena, Moruzzi, De Marco, Bentivegna ed alcuni giovani), ma probabilmente sono serviti solo a tappare buchi di bilancio. Al di là delle troppe infondate voci sulle varie trattative, alcune delle quali impossibili (Coda e Lapadula) per ragioni di ingaggio, il Pescara non ha nulla in mano a tre giorni dal sorteggio del calendario e a due settimane del primo impegno uffuciale. Fare una preparazione con una rosa ristretta e incompleta dappertutto è un vero gioco di prestigio e dovranno per forza arrivare i primi segni di vita da parte della dirigenza.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 28 luglio 2025 alle 13:50 / Fonte: di Andrea Genito
Autore: Andrea Genito
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