Non potendo far sognare i tifosi col mercato, il Pescara guarda alla B ritrovata con una operazione nostalgia. La terza maglia ufficiale, presentata oggi, ricorda da vicino quella utilizzata nell'anno magico (un concetto che torna...) della promozione record con Zeman. Con quella divisa gialla scesero in campo infatti a Genova  i vari Immobile, Insigne, Verratti, Caprari che demolirono la Sampdoria e si guadagnarono il pass anticipato per la serie A. Ai tifosi deve essere piaciuta molto questa scelta scaramantica, se è vero che le sottoscrizioni degli abbonamenti hanno subito una improvvisa impennata. Per il resto si viaggia low profile perchè ad oggi il nuovo Pescara è un cantiere ad inizio lavori, senza nemmeno tutti gli attrezzi da lavoro. Le partenze superano gli arrivi ed interi reparti risultano sguarniti, tanto che nelle prime amichevoli il povero Vivarini ha dovuto mettere le classiche pezze, schierando giocatori fuori ruolo. Vedi Valzania terzino contro il Collecorvino (6-0 il risultato finale contro i dirimpettai in Seconda Categoria) e Corbo stopper contro la formazione della C belga Royale Union Tubize (3-0). L'ultimo a lasciare il ritiro è stato Crialese, con direzione Cittadella, ma presto lo seguiranno altri sei o sette, stravolgendo il gruppo attualmente a Silvi, rispetto a quello che affronterà i primi impegni ufficiali. Allora a cosa è servita questa prima serie di test a mister Vivarini? Non certo a ponderare lo spessore del Pescara, anche perchè spesso il precampionato è ingannevole. I sei gol nella prima amichevole non possono suscitare euforia (il Vicenza che è in C ne ha rifilati 14 al Pinè che è una categoria sopra il Collecorvino, per dire) però hanno evidenziato la bontà dei primi ingressi in rosa: Corbo su tutti, ma anche Olzer e Graziani, un giovane che ha mostrato discreta personalità e non a caso era capitano della Primavera della Roma. Poi ci sono le inidicazioni sui giocatori da riconfermare, quelli che mostreranno a Vivarini di poter essere utili anche in B. Tra questi inseriremmo anche il vituperato Tonin, tra i migliori nei playoff e già tirato a lucido in ritiro. Non si sono potuti testare i vari Brosco, Pellacani, Ferraris, Bentivegna e Merola, ancora acciaccati in infermeria, ma non è detto che restino tutti in rosa. Non andrà a Trapani Bentivegna (i siciliani hanno smentito il presunto interesse), ma difficilmente verrà confermato. Potrebbe partire pure Merola, se non rinnoverà il contratto in scadenza 2026, ma anche Pellacani ha parecchie richieste. Insomma, il nuovo Pescara è tutto da costruire ed ha ampie lacune da colmare, in difesa ad esempio, dove urgono almeno quattro acquisti, ma anche in attacco, dove è stata lasciata andare anche la promessa Arena. Anche se spesso Sebastiani ha atteso l'ultima settimana di mercato per affondare i colpi, contando su prezzi a saldo, stavolta Vivarini ha detto chiaramente che per metà agosto vorrebbe avere a disposizione almeno i 9/11 della squadra su cui puntare ed ha ragione perchè in B non puoi improvvisare o contare ancora sulla buona sorte. Se in C il Pescara poteva comunque vantare uno spessore mediamente superiore al lotto, in cadetteria parte sicuramente in retrovia e deve urgentemente rinforzarsi. Vero è che nel 2025 il Vicenza di mister Marino, ripescato ad agosto, fece un mercato last minute che poi lo portò in semifinale playoff, ma fu un caso isolato e comunque godette appunto di una appendice senza avere concorrenti sui giocatori che le interessavano. I giochi si fanno ora e molte società si sono già sistemate nei reparti nevralgici, ingaggiando molti giocatori che erano anche nel mirino di Sebastiani e Foggia. Al di là delle tante, troppe voci, quacosa va concluso entro 7-10 giorni. La magia capita una volta sola.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 22 luglio 2025 alle 20:10 / Fonte: di Andrea Genito
Autore: Andrea Genito
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