In queste afose giornate estive l’attenzione dei tifosi biancazzurri è focalizzata, come d’altronde per tutti i loro “colleghi” nazionali, ovviamente sulle voci di mercato. Molte chiacchiere e pochi fatti, come da tradizione ormai da parecchi anni. Il nuovo tecnico Vivarini, conoscitore dell’ambiente, sapeva già cosa aspettarsi, quindi non resta che attendere le ultime, fatidiche, ore di mercato, per conoscere i nomi della Rosa a sua disposizione.

Anche la notizia dell’approdo di Silvio Baldini in Nazionale (Under 21) fa discutere, dividendo la piazza fra quelli che “ha fatto bene a non restare” e i “magie e bugie”. Tuttavia è un argomento già abbondantemente sviscerato, che francamente non ci appassiona più di tanto.

Vogliamo invece fare un passo indietro di alcuni giorni, precisamente allo scorso 4 luglio, quando tutti, anzi quasi tutti, i tifosi hanno festeggiato l’89° anniversario dalla nascita della Pescara Calcio. Già, perché sullo scudetto sociale fa bella mostra di sé l’anno 1936, “scelto” dal signor Giuseppe De Cecco per dare i natali alla squadra da lui salvata dal baratro del fallimento nel corso della stagione 2008/2009. Ma il nuovo proprietario di un’azienda può avere l’autorità di stabilirne la data di nascita?

Scorrendo gli archivi della mia personale biblioteca ho rinvenuto un cofanetto in due volumi datato 1989. Una vera e propria chicca editoriale, con carta patinata e stupende foto a corredo per questo prodotto a cura dell’allora assessorato allo sport della Regione, all’epoca guidato dal noto Domenico De Massis e dal titolo STORIA DELLO SPORT ABRUZZESE. Al suo interno, naturalmente, non poteva mancare il capitolo dedicato al calcio e, in particolare, al Pescara “… prima ed unica città abruzzese ad aver raggiunto la serie A …”, come recitano testuali le prime righe: ambito record ad oggi rimasto ancora ineguagliato. Proseguendo nella lettura della pagina, così troviamo scritto: “Il calcio organizzato è giocato a Pescara fin dal 1920 ed una squadra, quella che rappresenta la città, iscritta al campionato detto dei «liberi», diventa anche campione abruzzese. Di questa squadra si ricordano alcuni nomi che rappresentano i progenitori degli attuali campioni biancazzurri (a proposito, questi colori vennero indossati la prima volta nel corso del torneo del 1928/29), progenitori, calcisticamente parlando, è ovvio: D’Intino, Dezio, Pantaleone, Ferri, Lucianetti, Forlani, Edmondo De Amicis, De Rosa Febo.”

Ora, appare quanto meno bizzarro e in controtendenza la scelta di posticipare la nascita ufficiale dei colori biancazzurri, mentre in altre città hanno immaginato di tutto per anticiparla il più possibile, creando un processo di invecchiamento a volte mendace, pur di mostrare a tutto il mondo calcistico i propri antichi valori. Avremmo potuto festeggiare il 105° anniversario quest’anno, anziché accontentarci dell’89°!

Fra i prestigiosi nomi, autori del doppio volume citato, troviamo firme ben note, almeno ai non più giovanissimi, quali Umberto Braccili, Dante Capaldi, Federico De Carolis, Domenico Marcozzi, Paolo Minnucci, Marcello Pacifico, Ermanno Ricci, Rifredo Rocchi e tanti altri, oltre all’attuale decano del giornalismo sportivo (e non solo) abruzzese, Gianni Lussoso. Come dubitare, quindi, di quanto scritto da veri e propri maestri del settore? In particolare, non a caso, ricordiamo l’ultimo citato della lista, ovvero Gianni Lussoso, che in merito all’ormai annosa questione della data di nascita del Pescara, da molto tempo conduce una sua personale e dotta battaglia. All’interno di una delle sue ultime edizioni de LA STORIA DEL PESCARA, nel primo capitolo, dal significativo titolo “1920 1935 da Lucianetti a Vetta”, così esordisce: “Oggi, chi segue la Pescara Calcio, legge come sua data di nascita l’anno 1936 e crede che da questa data cominci l’attività calcistica ufficiale, ma la verità è che si è giocato, anche ufficialmente, in Campionati della Federazione fin dagli anni Venti. E dal 1928 comincia la sua avventura in biancazzurro”. Il capitolo prosegue poi, corredato da foto d’epoca delle varie formazioni, con dovizia di dettagli e risultati.

Insomma, in quei quasi tutti che pochi giorni or sono hanno festeggiato un falso compleanno, oltre al sottoscritto e, appunto, a Gianni Lussoso, non si annoverano, come minimo, anche altri celebri storici narratori delle vicende a tinte biancazzurre. E voi, cari lettori che lo avete invece celebrato, cosa farete l’anno prossimo? Saluterete il fittizio novantennale o vi rammaricherete per aver saltato i festeggiamenti del centenario, che avrebbero dovuto ricorrere nel 2020?  

Fabio Rosica

Sezione: Editoriale / Data: Gio 10 luglio 2025 alle 11:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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