In trasferta solo amarezze. Il Pescara cade anche a Cremona, in uno scontro diretto fondamentale. La Cremonese con un solo tiro in porta vince (1-0) e trascina giù i biancazzurri, a soli due punti dalla zona play-out. Perdono anche Perugia, Venezia e Juve Stabia, risultati che aiutano a non perdere posizioni in classifica, ma le distanze si sono pericolosamente accorciate. Da qui in avanti, Legrottaglie non può più permettersi di sbagliare. Sarebbe stato prezioso anche un punto allo Zini, invece arriva un'altra amarezza per il Delfino (7° ko in 13 sfide, in B, contro i grigiorossi), che resta l'unica squadra della B a non aver mai pareggiato fuori casa in questa stagione. Andando a tirare le somme, il Pescara avrebbe meritato qualcosa in più, ma con il solo possesso palla e la buona volontà non si arriva al gol e non si fanno punti. Il Delfino è padrone del campo pur partendo praticamente in svantaggio, ma il portiere della Cremonese non fa una parata. Manca sempre il guizzo finale per concretizzare la manovra, il coraggio di aggredire la porta avversaria con il sangue agli occhi. A Bisoli che era in tribuna per squalifica il piano riesce alla perfezione: subito a segno, poi tutti dietro la linea della palla a cercare di rubare palla e colpire. La serata comincia malissimo. Pronti via, l'ex Valzania con un esterno destro inventa una traiettoria che batte sul palo e sorprende Fiorillo. Dopo 5', la Cremonese è già in vantaggio e i biancazzurri devono organizzarsi in fretta per entrare in partita. A piccoli passi, il possesso di Memushaj e compagni costringe la squadra di casa ad abbassarsi tutta davanti alla propria area. Al 20' da un pallone recuperato sulla trequarti nasce l'assist di Masciangelo per Galano, ma l'attaccante è anticipato da un difensore prima del tocco del possibile pari. Ci prova anche il solito Zappa, ormai una conferma per il Pescara, ma alla fine la palla gol più pericolosa la inventa Parigini, che al 32' costringe Fiorillo ad una gran parata. Prima dell'intervallo, ancora Masciangelo ad innescare, Galano arriva sul pallone sporcato dalla difesa grigiorossa e non riesce a calciare pulito da buona posizione, facendo disperare Legrottaglie. Il possesso non basta, allora il Pescara torna in campo nella ripresa con il 4-3-3: dentro c'è Pucciarelli (esce Balzano), con Maniero e Galano, mentre Clemenza fa la mezzala e Zappa il terzino destro. I biancazzurri ci mettono poco a riprendere il comando delle operazioni allo Zini. Al 15' hanno la palla gol più limpida di tutto il match: Clemenza verticalizza all'improvviso e manda Galano in paradiso. Il bomber scatta e brucia i difensori grigiorossi, ma è poco lucido davanti a Ravaglia e con il suo sinistro fallisce la chance del pari. In una partita in cui le occasioni da gol non sono tante, il sinistro telecomandato di Clemenza alla mezzora è una primizia che meriterebbe ben altra sorte: Ravaglia vola sotto il sette e nega il pareggio all'ex juventino. L'assalto finale, inserendo anche i Millennials Pavone e Borrelli, non porta da nessuna parte. Il Pescara non crea nessuna occasione pulita per pareggiare.

Sezione: News / Data: Sab 04 luglio 2020 alle 10:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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