Antonio Balzano, intervistato a Rete8, ha ricordato la meravigliosa stagione 2011-12 culminata con la promozione in Serie A. Il terzino biancazzurro ha espresso belle parole nei confronti di Zdenek Zeman e ha parlato anche dell'attuale campionato: "Pescara è stata la svolta della mia carriera, è stato il primo anno in B dove tutto era diverso da dove avevo fatto fino da allora però piano piano mi sono adattato a tutto, anche in un ruolo che non era mio. L'incrocio con Zeman fu fondamentale perché mi volle fortemente e con lui migliorai sotto molti aspetti e l'anno dopo vincemmo il campionato. Essendo un terzino destro giocare sull'altra fascia non fu affatto facile, dopo gli allenamenti facevo i lanci con Zanon, lo stop ed il passaggio perché non sono mai stato bravo tecnicamente e fu fondamentale migliorarsi in quel momento. Se Zeman tornasse ad allenare sarei felice perché persone come lui fanno bene al calcio perché è una persona pura, vera ed è il maestro e veder giocare le sue squadre è sempre stato fantastico e farne parte ancora di più. Mi auguro che possa tornare presto protagonista. Quale insegnamento mi ha lasciato? Mi ha lasciato la lealtà, sacrificio ed il fatto che con il sudore si riescano a raggiungere determinati obiettivi e anche la spensieratezza perché eravamo tutti allo stesso livello, chi giocava non veniva trattato diversamente da chi non scendeva in campo, Ho sempre detto che chi non giocava è sempre stato più importante di chi lo faceva, perché ti faceva sentire la sana competizione, cosa che nel calcio difficilemente si vede. Chi sudava meritava di giocare ed è sempre stato questo che mi ha colpito e mi ha fatto capire che con il lavoro ed il sacrificio si possono raggiungere tanti obiettivi. 

Tutti volevano gettarsi nel fuoco perché naturalmente i risultati aiutano, è un allenatore da proteggere in ogni modo e di conseguenza quando le cose andavano bene eravamo disposti a tuttu pur di fare quello che diceva ed era quella la magia che si era creata tra noi e lo staff. Quando arrivai a Pescara Insigne, Immobile e Verratti erano bravissimi ragazzi ma nessuno, a parte Verratti che era il piccolo talento che non riusciva ad esplodere, nessuno si sarebbe aspettato che questi 3 ragazzi avrebbero fatto sia a Pescara che dopo. Hanno dimostrato di avere qualità superiori rispetto la categoria anche se all'inizio Immobile non fece benissimo a Grosseto, Insigne la stessa cosa mentre Verratti giocò a Pescara in Serie C e fece qualche presenza in B. Zeman fu fondamentale per la loro crescita anche se lui è conosciuto perché riesce a far esplodere molti ragazzi. 

Il 20 giugno ripartirà la B e l'obiettivo della squadra resta la salvezza: "L'obiettivo principale sarà la salvezza, dovremmo farci trovare pronti per mettere in cassaforte la categoria. Le ultime partite non sono state bellsisime ma l'andazzo non dev'essere quello e grazie a Dio abbiamo recuperato tutti e dovremmo ripartire con un'altra mentalià. Terminare la carriera a Pescara? Me lo auguro perché è sempre stato il mio desiderio. Non volevo andare via all'epoca e ci rimasi male però c'era un occasione troppo grande e non potevo rifutare ed una volta tornato a Pescara è sempre stata la mia intenzione chiudere alla grande la mia carriera, non voglio fare il tifoso ma voglio dare una mano alla causa, giocando e dimostrare che Balzano c'è. Ho ancora un altro anno di contratto e a 35 anni dovrebbe finire il contratto."

Sezione: News / Data: Ven 29 maggio 2020 alle 10:22
Autore: Riccardo Camplone
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