Contro un buon avversario di serie D come il Mantova, e con il caldo africano che rende faticosa anche la corsa più elementare, il Pescara soffre e suda più del dovuto nel debutto casalingo stagionale di Coppa Italia, ma alla fine vince nel recupero (3-2) e avanza. Domenica prossima biancazzurri di nuovo in campo per il terzo turno, al Castellani contro l'Empoli dell'ex Mancuso (ieri a segno). La squadra di Zauri parte bene e la sblocca nel primo quarto d'ora. Al 12' fallo da rigore su Tumminello che cerca di chiudere con un pallonetto una mischia nell'area piccola (il pallone poi termina fuori). L'attaccante scuola Roma si prende il pallone e si presenta sul dischetto con sicurezza: portiere spiazzato e primo gol all'Adriatico. Si vede qualche input del tecnico marsicano: doppio play con Bettella in aggiunta a Palmiero. Il centrale esce dalla difesa spesso e sale a giocare palla al piede fino a metà campo. L'ex napoletano illumina la scena: gioca con autorità, verticalizza e prova a inventare l'ultimo passaggio.
Le giocate offensive migliori nascono tutte dai suoi piedi. Alla mezzora strappa altri applausi anche Tumminello: stacco imperioso su cross di Del Grosso da sinistra e palla di pochissimo sopra la traversa. Prima dell'intervallo Galano e ancora l'ariete siciliano ad un passo dal bis. L'esterno foggiano di testa nell'area piccola trova il portiere a dirgli di no. La punta con un tocco d'esterno sinistro trova il braccio di Serbouti, sarebbe ancora rigore ma Rapuano non vede e assegna l'angolo. L'unica nota stonata di un buon primo tempo è l'infortunio di Memushaj, che lascia il campo a Ventola prima dell'intervallo.
LA RIPRESA Pochi secondi dall'inizio della ripresa e il Mantova protesta per un tocco di petto di Bettella che ribatte un tiro di Navas dal limite. Non c'è rigore, ma l'inizio a tutta dei lombardi crea imbarazzi dalle parti di Fiorillo. Al 4' Del Grosso viene preso alle spalle da un pallone lungo per Guccione, che controlla e di sinistro fulmina il portiere-capitano biancazzurro. Uno a uno e tutto da rifare. Palmiero, fin qui, il migliore del Pescara, suona ancora la carica con un destro da venti metri che esce di poco. Al 15' Tumminello egoista in area, cerca il tiro ignorando Brunori solo sul dischetto e spedisce il pallone in curva. L'attaccante però è acceso e sempre nel vivo delle giocate offensive: il suo cross basso da sinistra trova Galano in leggero ritardo per l'impatto decisivo. Il folletto pugliese ci prova in tutti i modi a regalarsi il primo gol all'Adriatico, ma non ci riesce nemmeno sul furbo colpo di testa che beffa Adorni in uscita alta: palla sopra la traversa. Zauri guarda la panchina e cerca forze fresche: per l'assalto finale pesca il jolly giusto, Di Grazia, sulla sinistra del tridente. Alla prima vera occasione, l'ex Catania viene innescato con un gran pallone rasoterra da Busellato: s'invola con il tempo giusto, s'accentra e con il destro aperto batte Adorni e riporta avanti il Pescara. Ma non basta. La difesa è imballata e fa acqua: Tremolada a un minuto dalla conclusione pareggia di nuovo. Allo scoccare del recupero, però, di nuovo Di Grazia provvidenziale: offre a Ventola la palla di un nuovo ribaltone. Finisce 3 a 2, ora sotto a correggere errori e lacune dell'organico.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Lun 12 agosto 2019 alle 10:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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