Pescara, dopo la prestazione di Messina la B resta un'utopia

Una squadra vera, di fronte al vento forte, al campo malmesso e alle difficoltà ambientali, avrebbe tirato fuori attributi caratteriali, fisici e di esperienza che, sulla carta, dovrebbe avere nel suo dna. Invece non ne ha. Questa è la verità. Questo Pescara sarà un'incompiuta, come e forse peggio di quello della passata stagione. Così, la serie B resta un'utopia. Se da oggi alla fine della stagione, la squadra pensa di poter smentire la critica, anche la più severa, si rimetta a lavorare a testa bassa e dimostri sul campo il contrario. Ma la vediamo dura. Certe cose non s'inventano a due mesi dalla fine della stagione. Anche il Messina lo insegna: la fame e l'attaccamento alla maglia sono doti che si tirano fuori soprattutto nei momenti difficili. Il Pescara non ha fatto fare una parata vera al portiere siciliano Fumagalli, che difende una delle porte più perforate del girone C. Un dato che basta e avanza per archiviare una partita indecente, non la prima di questa stagione, purtroppo.