In poche settimane, dal termine del mercato, Vincenzo Vivarini è riuscito a dare un’impronta precisa al suo Pescara. La partita di Modena, al “Braglia”, è stata la fotografia più nitida di ciò che può diventare la formazione biancazzurra nel 2025-26: un gruppo compatto, pronto a sacrificarsi e capace di trasformare ogni occasione in un potenziale vantaggio.

L’identità del nuovo Pescara

Il Pescara visto in campo non è apparso scintillante dal punto di vista estetico, ma ha mostrato organizzazione, cinismo e concretezza. La difesa ha concesso pochissimo a una squadra costruita per puntare alla Serie A, mentre a centrocampo e in attacco i ragazzi di Vivarini hanno saputo offuscare le fonti di gioco avversarie, colpendo con lucidità quando si è presentata l’occasione.

Il valore del collettivo

La forza di questo Pescara sta nella mentalità: ogni giocatore sembra sapere sempre cosa fare e come farlo. Una squadra operaia ma solida, che punta più all’efficacia che alla bellezza, ma che sta dimostrando di poter mettere in difficoltà anche avversari sulla carta più attrezzati.

Le assenze e la ripartenza

Ora la sfida sarà mantenere questa identità anche nelle prossime giornate. Contro la Carrarese, il 18, torneranno a disposizione Tsadjout e Caligara, due pedine fondamentali nello scacchiere biancazzurro. Nel frattempo, il gruppo dovrà fare affidamento sulla compattezza e sulla consapevolezza dei propri mezzi, ripartendo dalle certezze mostrate a Modena.

Sezione: News / Data: Mar 30 settembre 2025 alle 17:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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