Parliamoci chiaro: il pareggio a Modena, contro una delle favorite per la A, ci poteva pure stare. Non per la pericolosità offensiva, perchè il Pescara si è limitato per lo più a contenere, facendolo bene, anche per la cattiva giornata di Valzania, Oliveri e Squizzato; piuttosto perchè gli emiliani non sono assolutamente riusciti a mettere a terra tutto il loro potenziale e a tratti sono stati messi in sofferenza. Aggiungiamoci poi le due decisioni non proprio limpidissime del Var sui rigori decretati dall'arbitro e si può anche accampare qualche recriminazione. Senza l'intervento della...regia, tra l'altro gestita da un arbitro abruzzese, probabilmente sarebbe stato assegnato solo quello su Meazzi, frenato nella sua incursione in area, ma atterrato troppo platealmente secondo la review. Già questo è motivo di fiducia, al netto del punticino che avrebbe fatto comodo. Dopo la batosta col Cesena e il primo tempo contro il Venezia, molti avevano ipotizzato una goleada per i canarini e l'impossibilità per il Pescara di resistere di fronte a squadre più attrezzate. Invece la prestazione matura c'è stata, il Modena ha concluso poche volte con pericolosità, trovando Desplanches ad opporsi e nel finale di gara ha rischiato parecchio, non varcando quasi più la metacampo. Si sarebbe potuto raccogliere però di più se la squadra avesse mantenuto compattezza ed avesse evitato errori in copertura. Da matita rossa far esordire Gravillon, valore aggiunto se sta bene ma ancora evidentemente non pronto alla tenzone. Sarà stato incoraggiante in allenamento, voglioso di dimostrare che può ancora dare tanto, però era fermo da un anno e si è visto: statico, lento di riflessi, a volte impacciato. Sulla coscienza ha entrambi i gol e l'occasione di Defrel sul 2-1. Bisognerà dargli tempo e, ne siamo certi, alzerà l'asticella della squadra, però ieri al posto di un Pellacani in grave difficoltà (ammonito subito e in ritardo sempre su Zampano) ci poteva stare meglio l'esperienza di Letizia, che difficilmente avrebbe commesso un fallo così ingenuo in area, con l'avversario che già aveva perso il controllo del pallone, oppure la fisicità di Corbo. Inoltre Corazza e Capellini non hanno saputo far ripartire la manovra e si sono fatti aggredire dal pressing, perdendo troppi palloni. A metacampo non c'è stata la freschezza atletica ammirata contro l'Empoli, probabilmente perchè li aveva studiati bene in settimana il tecnico di casa Sottil, un ex che ha lasciato buoni ricordi, ultimo a salvare il Pescara in B. Davanti Di Nardo ha ricevuto solo lanci lunghi, tra l'altro ben controllati, ma non è stato mai servito o lanciato a dovere. Avrebbe potuto fare di più Tsadjout ma era ko e, visto il fitto calendario, non è stato neppure portato in panchina. Un altro errore di Vivarini è stato ritardare l'ingresso di Meazzi che già la settimana prima aveva dimostrato, segnando pure un gol d'autore, di essere in gradi di approfittare della stanchezza fisica degli avversari. Non a caso l'unico lampo in area, al termine di un pregevole contropiede, è stato proprio quello che ha portato il Var a discutere a lungo sul rigore invece decretato d'istinto dal signor Allegretta di Molfetta. Insomma, segnali incoraggianti non sono mancati e questo Pescara, da Okwonkwo a Gravillon, può solo crescere, visto che il rodaggio è stato spostato ben dopo il ritiro estivo dal mercato tardivo della società. Un'idea di gioco c'è già: questa squadra si trova meglio con il centrocampo a 4 e in ripartenza, lasciando l'iniziativa altrui, non avendo le caratteristiche per fare la partita. Avrebbero fatto comodo un paio di punti in più, visto che si lotterà per salvarsi contro formazioni più scaltre come Juve Stabia, Carrarese, Padova e che non ci sono formazioni materasso. Grida vendetta piuttosto la resa di Mantova, contro una squadra ben al di sotto dei proclami di certa stampa. Noi l'avevamo scritto che avrebbe fatto tappezzeria nella parte destra della classifica, altro che playoff e vedendola dal vivo ne abbiamo avuto conferma, purtroppo invece molte squadre usciranno indenni dal "Martelli". Infatti gli unici tre punti li ha fatti contro Merola e compagni. Il Pescara col rodaggio e l'organico attuale lì avrebbe vinto, ne siamo certi, invece ha dovuto affrontarli con i baby Giannini e Graziani ed un attacco inesistente. Col senno di poi non si fanno punti e allora bisognerà recuperare ossigeno già nel turno infrasettimanale di mercoledì contro un Sudtirol che in B si è ambientato da tempo, ma che è alla portata. Chiudiamo, avendo assistito alla gara di Modena non dalla poltrona e col telecomando, ma vivendo l'atmosfera dello stadio, facendo un applauso alla generosità ed alla sportività del pubblico pescarese. Mille e sette tifosi in curva e almeno un altro centinaio sparsi tra distinti e tribuna, a sostenere la squadra sempre e incessantemente, non trascendendo mai nè di fronte alle controverse decisioni arbitrali, nè agli insulti e alle vergognose offese di gran parte del pubblico di casa. Sinceramente, mancando il Pescara dalla B da 5 anni e non avendo incrociato il Modena da almeno 15 non abbiamo compreso l'acredine e la pesantezza dei cori contro, per lunghi tratti della gara. La rivalità ci sta tutta, ma secondo noi non ha senso provocare o infierire contro tifosi che per sostenere i propri colori fanno, come loro, sacrifici e chilometri. Speriamo che questo spirito si manifesti meglio nelle prossime gare.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 29 settembre 2025 alle 11:19 / Fonte: di Andrea Genito
Autore: Andrea Genito
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