È ufficiale: Silvio Baldini è il nuovo commissario tecnico della Nazionale italiana Under 21. Una nomina che sta facendo discutere e che apre a molte riflessioni, considerando il profilo fuori dagli schemi dell’allenatore toscano, da sempre noto per la sua opposizione ai meccanismi del calcio moderno.

Un ritorno sorprendente

La scelta della FIGC rappresenta una vera e propria svolta, quasi una provocazione: Baldini, da sempre ribelle, indipendente, allergico ai compromessi, torna in panchina accettando uno dei ruoli più istituzionali e simbolici del panorama calcistico italiano. Una contraddizione apparente, che accende il dibattito su come si possa conciliare l’etica personale con le esigenze di sistema.

Il recente passato: tra Pescara e Ternana

L’ultima esperienza di Baldini è stata al Pescara, culminata con la promozione, ma interrotta bruscamente. Subito dopo, le sue parole infuocate contro i "lestofanti del calcio" — pronunciate dopo aver vinto la finale playoff con la Ternana — hanno riacceso l’immagine di un uomo coerente con le sue idee, pronto a denunciare pubblicamente ciò che non funziona nel calcio italiano.

Perché Baldini in Under 21?

Nonostante la sua retorica spesso anti-sistema, la scelta di Baldini può anche essere letta come una sfida interna al sistema stesso. La FIGC punta su una figura autentica, capace di imprimere un’impronta tecnica e morale forte a una generazione di giovani talenti. Il suo approccio umano, diretto e privo di filtri potrebbe rappresentare uno stimolo importante per i ragazzi dell’Under 21, spesso al centro di percorsi formativi troppo ingessati.

Un CT fuori dagli schemi per una nuova generazione

Baldini avrà ora il compito di ricostruire un gruppo che ha bisogno non solo di risultati, ma anche di identità. Il suo metodo — basato su valori, rispetto e meritocrazia — potrà trovare terreno fertile in un ambiente come quello della Nazionale giovanile, che cerca da anni una svolta profonda.

Silvio Baldini CT dell’Italia Under 21 è una notizia che spiazza e fa riflettere. Per molti è una scelta contraddittoria, per altri un’opportunità di rinnovamento. Di certo, si tratta di una figura che non lascerà indifferenti e che potrebbe rappresentare, nel bene o nel male, una rottura salutare con le logiche tradizionali della Federazione.

Sezione: News / Data: Ven 18 luglio 2025 alle 19:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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