"Marco non sarà il bancomat del Pescara", si è affrettato a dichiarare il presidente Sebastiani, dopo aver praticamente ufficializzato quanto si sapeva da tempo, B o C che fosse. Sugli spalti a soffrire fino ai rigori ed alla festa promozione c'era anche l'ex centrocampista di PSG e nazionale, assieme alla moglie e modella Aidi e il tifo per la squadra in cui è cresciuto ed esploso ha portato a quanto i tifosi sognavano da anni. Al di là di possibili fondi di investimento, paperoni americani o uzbeki, mecenati (trattative forse mai decollate veramente), l'unica speranza di vedere una società finalmente meno esposta a debiti ed a mercati d'emergenza era proprio quella della "chiamata degli affetti" a Marco Verratti, oramai multimilionario giocatore quasi a fine carriera. Qualcuno addirittura sperava di vederlo tornare a giocare all'Adriatico, come del resto aveva promesso lasciando dopo la promozione del 2012 per diventare un top player all'estero. L'ufficialità avverrà a giorni, ma Sebastiani ha già delineato lo scenario: lui e Verratti saranno soci paritari di una newco che deterrà gran parte delle quote del Pescara. Questo vuol dire che Verratti probabilmente non entrerà direttamente nel nuovo Cda del sodalizio biancoazzurro, ma sarà coinvolto invece nelle scelte operative, tra cui quelle relative al mercato. Con quella frase sibillina Sebastiani ha giustamente specificato di non volere un partner che mette a rischio il patrimonio accumulato (circa 300 milioni tra contratti e sponsor, si vocifera), ma un addetto ai lavori con grande visibilità, assieme a quella della moglie, che attiri altri ingressi importanti, facendo conoscere le potenzialità di una piazza che ha pur sempre portato oltre 20mila spettatori ad una gara di serie C (ne avrebbe portati anche il doppio se vi fosse stata capienza) e che, con l'imminente creazione della città metropolitana da 350mila residenti potrebbe diventare un polo per eventi, tra cui quelli legati alla America's Cup di vela. Un pò come successo a Como, insomma, dove Fabregas è stato un grande catalizzatore per una realtà medio-piccola, partita dalla C dopo decenni di alti e bassi, per poi ora puntare dichiaratamente alle competizioni europee, grazie a soci di spessore e testimonial internazionali. Ma ovviamente si andrà per gradi, prima bisognerà finalmente consolidarsi nella serie B faticosamente e inaspettatamente raggiunta, puntando a trattenere (a differenza di quanto accaduto ne recente passato) i migliori, per costituire uno zoccolo duro di aficionados da implementare con acquisti mirati, finalmente alla portata. Tra i tifosi restano tanti scettici, dubbiosi sulle modalità operative di Sebastiani, ma la realtà appare invece più rassicurante. Senza voli pindarici, molto pericolosi vedi il caso di Bari e Palermo, si potrà tornare magari ai livelli di una decina di anni fa, quando ci si illuse di poter fare un salto di qualità. Per un Verratti-bis in maglia biancoazzurra ci sarà poi tempo, lui stesso ha fatto capire che, dopo un altro paio di anni in Qatar (dove incremegnterà il già cospicuo conto in banca) sarebbe orgoglioso di chiudere il cerchio giocando per i sui primi tifosi. Intanto l'urgenza sarà fissare la data del ritiro, che non sarà più la vicina ed economica Palena, anche qui per provare a voltare pagina verso un futuro meno...proletario.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 12 giugno 2025 alle 06:55 / Fonte: di Andrea Genito
Autore: Andrea Genito
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