Gaetano Fontana, allenatore della Turris, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Pescara: “L’ultima partita affrontata è stata importante perché stiamo cercando di tenere accesa la fiammella della speranza. Era importante centrare l’obiettivo della vittoria. Dal punto di vista tecnico, non è stata alla pari di quella giocata a Latina perché erano due partite e due situazioni completamente diverse. Credo che aver vinto la partita con la Gelbison, con la pazienza e lavorando fino all’ultimo minuto per far sì che venisse fuori una giocata vincente, è stato segno di grande maturità da parte dei ragazzi e questo gliel’ho anche riconosciuto. Detto ciò, gli impegni impongono di continuare a stare con la testa sul manubrio, testa bassa e si continua a pedalare perché abbiamo un obiettivo da centrare. Cosa dobbiamo evitare? Sono solito dire cosa c’è da fare più che da evitare: c’è da continuare a credere in quello che stiamo facendo, c’è da mettere insieme i tanti pezzi che abbiamo a disposizione perché queste tre partite qualcosa tolgono ed aggiungono. Bisogna essere consapevoli di quello che stiamo facendo, ma la classifica ed il momento del campionato ci impongono di continuare a pedalare forte”.

Il libro su Zeman scritto da Fontana ed il 4-3-3: "In realtà il titolo inganna perché è un libro su un sistema di gioco che ha caratterizzato Zeman. Ho vissuto l’era in cui Zeman ha avuto un forte impatto sul calcio italiano, credo che sia stato uno dei primi o forse il primo, insieme a Sacchi, a dare uno scossone, un vero cambiamento al calcio italiano. Per me è un’icona da seguire, da ammirare. Vi racconto questo piccolo aneddoto successo poco tempo fa in occasione delle panchine d’oro: ero seduto tra Silvio Baldini e Zeman e non ho avuto il coraggio di parlargli perché per me, senza risultare blasfemo, è un santo del calcio. Ha portato innovazione, metodologia, mentalità ed è andato avanti con la forza dei suoi valori combattendo contro tutti, cosa per me fondamentale, anche con il rischio di vincere meno titoli e meno campionati, ma ha portato avanti la sua vera identità. Questi, quindi, sono personaggi per me da studiare, da tirare fuori le strategie mentali ed emozionali che caratterizzano queste persone e cercare di imparare. Credo che il libro dica poco del suo sistema di gioco perché nessuno può pensare con la sua mente. Su quello che è stato il cambiamento che Zeman ha portato nel nostro sistema calcistico, penso che noi allenatori gli dobbiamo essere grati perché ci ha aperto una strada, ci ha illuminato sulle nuove tematiche che avrebbero caratterizzato e che ancora caratterizzano il calcio di oggi”.

Sezione: Avversario / Data: Sab 18 marzo 2023 alle 21:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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