La sfida tra Pescara e Frosinone arriva in uno dei momenti più delicati per i biancazzurri e, allo stesso tempo, più entusiasmanti per la formazione gialloblù. La squadra di Alvini si presenterà all’Adriatico con il peso – e il prestigio – della capolista, condiviso soltanto con il Monza: 31 punti in classifica e, soprattutto, un dato che parla da sé, il miglior attacco della Serie B, capace di mettere a segno 29 gol nelle prime quindici giornate.

Un biglietto da visita imponente, che racconta di una squadra che ama giocare in verticale, attaccare con tanti uomini e sfruttare qualità e velocità dei suoi interpreti. Il reparto offensivo, in particolare, è la chiave del successo gialloblù: Kvernadze, Koutsoupias e Ghedjemis agiranno alle spalle del giovane Raimondo, formidabile nel muoversi tra le linee e nel punire ogni disattenzione avversaria. Un quartetto che combina fantasia, accelerazioni improvvise e una capacità di rifinire che mette a dura prova qualsiasi difesa del campionato.

La partita, però, porta con sé anche una serie di intrecci affettivi e familiari che rendono l’atmosfera ancora più particolare. Nel Frosinone militano infatti diversi volti legati, direttamente o indirettamente, alla storia del Pescara e del calcio abruzzese. C’è Masciangelo, che all’Adriatico ha lasciato ricordi importanti, e c’è Vergani, altro ex che conosce bene la piazza biancazzurra.

Ma a catturare l’attenzione degli appassionati è soprattutto la presenza di Filippo Grosso, pescarese, figlio di Fabio Grosso, l’eroe del Mondiale 2006 in Germania, e nipote di Giorgio Repetto, autentica bandiera del Pescara. Un filo familiare che riannoda generazioni e colori, confermando quanto il calcio abruzzese continui a produrre storie capaci di andare oltre il rettangolo verde.

Accanto a lui c’è anche Matteo Cichella, figlio dell’ex calciatore del Giulianova Luca Cichella e originario di Silvi, altro nome che evoca legami con il territorio e con una tradizione calcistica molto radicata. Il loro arrivo all’Adriatico avrà il sapore di un ritorno alle origini, almeno per una sera.

Il Frosinone arriva dunque con numeri impressionanti, una struttura di gioco solida e un attacco capace di colpire in ogni momento. Ma arriva anche con una storia dentro la storia, fatta di ex, ricordi e radici comuni, elementi che rendono questa sfida non solo affascinante dal punto di vista tecnico, ma anche emotivamente ricca. Il Pescara dovrà affrontare una montagna, ma lo farà davanti al suo pubblico e contro una squadra che, almeno per un pezzo, parla la sua stessa lingua.

Sezione: Avversario / Data: Ven 12 dicembre 2025 alle 17:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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