Adesso anche l'illusoria patina delle amichevoli non riesce più a giustificare l'immobilismo del mercato biancoazzurro. Due ko ieri sera contro modeste formazioni di serie D, regalando a Notaresco e Teramo una notte di gloria ed ai tifosi l'ennesima conferma che si stia scherzando col fuoco. Dall'ultimo innesto col giovane Graziani (bravo tecnicamente, ma acerbo visto che ha giocato solo nella Primavera) non è più arrivato nessuno, nonostante una ridda di giocatori trattati e poi finiti altrove e non si tratta di semplici ritocchi o rinforzi. No, questo Pescara è completamente da rifondare e oramai resta pochissimo tempo per trovare elementi in grado di non far sfigurare il Pescara che così faticosamente ha riconquistato la B. Sono partiti in tanti, in tutti i ruoli chiave, sicuramente alcuni non erano adatti al salto di qualità, ma ora come ora almeno Arena, Pierozzi o Bentivegna avrebbero fatto comodo. Per non parlare di quel Plizzari la cui telenovela ha tenuto banco per un mese, naturalmente senza frutto. Ceduto un anno fa a 400mila euro al Venezia, oggi per i lagunari ne vale il quadruplo e a nulla sono servite le suppliche di Sebastiani e dello stesso portiere, eroe indiscusso della finale playoff e intenzionato a restare. L'ultima offerta di 600mila euro più percentuale sulla eventuale cessione altrove è stata rigettata con sdegno ed ora il Pescara deve rintracciare in fretta non uno, ma due portieri affidabili. Oltre ad almeno tre laterali, un centrale (Pellacani è fragile fisicamente e non recupera), due mediani e tutto l'attacco, visto che probabilmente pure Merola, che non vuole rinnovare, andrà sul mercato. Lo scrivevamo già due settimane fa, un vero collasso e solo il presidente e Foggia (che, secondo Sebastiani, sta "lavorando giorno e notte") sembrano non rendersene conto. Sarebbe interessante sentire se Vivarini inizia ad essere seriamente preoccupato e perplesso sulla sua scelta di rilanciarsi qui, dove è cresciuto professionalmente. Le amichevoli di ieri, ma anche le altre vinte contro avversari di nessuna consistenza, hanno scoperto il velo sull'inadeguato cantiere biancoazzurro. Il guaio è che, oltre a dover chiudere in fretta almeno 6-7 operazioni di mercato, poi si dovrà altrettanto velocemente fare il dovuto rodaggio. Pazienza l'impegno di Coppa Italia contro un Rimini messo ancora peggio per i noti guai finanziari, ma il campionato è alle porte e l'esordio all'Adriatico sarà contro un Cesena che invece si è rinforzato rispetto alla già ottima intelaiatura dell'anno scorso. Questo Pescara, invece, per ora non ha nè capo nè coda e il ritiro (in sede, per risparmiare) in queste condizioni è servito a ben poco, se non a conoscersi ed a fare gruppo. Le dichiarazioni di Mìarco Verratti sulla Gazzetta dello Sport, primo accenno ufficiale al suo ingresso in società, hanno portato un minimo di entusiasmo, ma per ora appaiono più un gesto simbolico. Siamo certi però che l'ex centrocampista di Psg e nazionale non vorrà assistere immobile ad una disfatta annunciata e sicuramente il segnale delle disastrose amichevoli darà una accelerata alle troppe trattative abbozzate da Sebastiani e Foggia. Altrimenti  in serie B il Pescara sarà solo di passaggio.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 31 luglio 2025 alle 08:48 / Fonte: di Andrea Genito
Autore: Andrea Genito
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