La vittoria contro il Gubbio ha confermato un’altra verità che in casa Pescara ormai non può più essere ignorata: il tridente che dà maggiori certezze a Baldini ha in Ferraris il suo perno. Aspettando ancora il miglior Merola, che fatica a ritrovare la forma e lo spunto dei giorni migliori, è proprio il giovane attaccante a essersi preso la scena con prestazioni sempre più convincenti.

Ferraris, per dinamismo e letture, è diventato un elemento imprescindibile. I suoi numeri parlano chiaro, ma sono soprattutto i suoi movimenti ad avere un impatto reale sulla manovra. Attacca la profondità con intelligenza, lavora su tutto il fronte offensivo e, cosa forse più importante, libera spazi per i compagni, facilitando lo sviluppo del gioco. Un tipo di contributo che va oltre il tabellino e che cambia il volto della squadra.

Accanto a lui, sembra prendere forma una gerarchia sempre più definita. Arena rappresenta oggi la prima alternativa nel cuore del tridente, pronto a subentrare o a partire dal 1’ a seconda delle necessità tattiche. Il suo inserimento in corso d’opera ha spesso portato vivacità e idee.

Chi invece resta ai margini sono Tonin e Alberti, gli attaccanti arrivati in estate e a gennaio con buoni propositi ma risultati deludenti. Entrambi sembrano ormai relegati al ruolo di "alternative dell’alternativa", lontani da un minutaggio significativo e fuori dal cuore del progetto tecnico.

Il Pescara, insomma, ha trovato davanti il suo equilibrio. Una linea offensiva giovane, dinamica, in grado di legare il gioco e di aprire spazi. E se Merola tornerà ad accendersi nel momento giusto, i biancazzurri potrebbero finalmente avere un attacco all’altezza delle ambizioni.

Sezione: Copertina / Data: Mar 15 aprile 2025 alle 12:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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