Terni porta bene al Pescara: tra ricordi di Serie A, cabala e un ritorno nella Coppa Italia dei grandi

Non è solo una finale, è anche una pagina di storia da riscrivere. Ma per chi conosce il passato del Pescara, Terni non è mai stata una semplice trasferta. Anzi, la città umbra rappresenta un talismano biancazzurro.

Il 25 giugno 1977, proprio al “Libero Liberati”, il Delfino pareggiò 0-0 contro il Cagliari nello spareggio che sancì, una settimana più tardi, la prima storica promozione in Serie A. Un ricordo indelebile per tutto il popolo pescarese, che ancora oggi vibra al solo sentir pronunciare quella data.

Ma non finisce qui. C’è chi guarda con attenzione anche al 2010, anno dell’ultima promozione dalla Serie C alla B, ottenuta via playoff con Eusebio Di Francesco in panchina. In quello stesso periodo, Massimiliano Allegri, ex biancazzurro, veniva annunciato come nuovo allenatore del Milan e l’Inter giocava la finale di Champions League. Coincidenze? Forse. Ma chi crede nei corsi e ricorsi storici ha già la pelle d’oca.

Al di là di come andrà a finire questa doppia sfida contro la Ternana, il Pescara ha già centrato un primo obiettivo: il ritorno, dopo due stagioni, nella Coppa Italia “dei grandi”. Un traguardo prestigioso che simboleggia il lavoro svolto in campo e fuori, e soprattutto la ritrovata connessione con una tifoseria che negli ultimi tempi si era allontanata, ma che oggi è più viva che mai.

La Delfinomania è tornata, e con lei la speranza di poter scrivere un’altra pagina luminosa di storia. Perché in fondo, quando si parla di Pescara, Terni porta davvero bene.