Il gioco non è esaltante, ma la cosa importante è che il Pescara sia tornato a vincere. Dobbiamo ammetterlo, tutti speravamo in una vittoria, in qualsiasi modo potesse arrivare. Dobbiamo ammettere anche che il Pescara non ha giocato una gran partita. La squadra di Zauri ha più pensato a difendersi che ad attaccare, ma quello che conta alla fine sono i tre punti. Più avanti si troverà il bel gioco tanto valuto da Zauri, ma ora era importante vincere e scrollarsi di dosso tutte le paure delle settimane passate. Era importante riportare serenità all'interno del gruppo e anche per Zauri. Quella contro l'Ascoli poteva essere la sua ultima partita sulla panchina del Delfino. In caso di sconfitta, Sebastiani avrebbe probabilmente scelto per il cambio. Zauri non si è perso d'animo, è andato avanti per la sua strada, ha preparato la partita nel migliore dei modi e alla fine è stato premiato.

E' chiaro anche che una vittoria non elimina tutti i problemi della squadra. Il Pescara deve migliorare ancora e in tutti i reparti. Forse la sosta non ci voleva. Il Pescara, sulle ali dell'entusiasmo per la vittoria nel derby, poteva sfruttare al meglio il prossimo turno che arriverà tra quindici giorni. D'altra parte, Zauri avrà il tempo per recuperare qualche giocatore e trasmettere altri concetti ai suoi per far diventare il Pescara più squadra, capace di imporre il suo proprio gioco e non solo di colpire di rimessa. Zauri vuole un Pescara che giochi a calcio e, onestamente, questo tipo di atteggiamento sembra essere ancora lontano. Ma per il momento non importa. Ciò che conta è essere tornati a vincere, e farlo contro l'Ascoli ha sapore ancora più speciale.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 07 ottobre 2019 alle 21:47
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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