Le notizie degli ultimi giorni hanno riscaldato l'ambiente attorno al Delfino, tanto che ieri è apparso un duro striscione di contestazione fuori dai cancelli dello stadio Adriatico: nel mirino il presidente, il boemo e il ds. Per questo ieri il presidente biancazzurro si è affrettato a fare chiarezza sulla situazione attuale della società: "Ho detto a tutti che fino a metà giugno qui non si muoverà nulla. Non c'è niente di ufficiale, nulla di tutto quello che si dice in giro. C'è da attendere perché è mia intenzione fare il possibile per vendere la società, come grida a gran voce la città. La priorità è la vendita del club. Qualcuno pensa che siamo in ritardo? Problemi suoi. Se uno deve andar via, deve pensare a quello, non al resto. Fino a quando ci sarà Sebastiani, deciderà Sebastiani. Se non dovesse entrare nessuno a darci una mano, visto che in città ci sono persone brave solo a parlare, è evidente che sarò io a decidere. Chi prenderà le decisioni? Ora non voglio pensarci, sono concentrato per far arrivare qualcuno che possa dare un aiuto concreto al club, che è la cosa più importante".

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 05 giugno 2022 alle 14:30 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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