Quando è arrivato a Pescara, Silvio Baldini ha trovato un ambiente sfiduciato, in piena contestazione, e una squadra giovane, meno esperta rispetto a quella che nel 2022 lo aveva condotto a una storica cavalcata. Eppure, non ha mai nascosto il suo obiettivo: riportare il Delfino in Serie B, anche passando per la via più tortuosa, quella dei playoff.

Il tecnico toscano ha spesso dichiarato che anche il decimo posto sarebbe potuto essere un punto di partenza per inseguire la promozione. In realtà, il suo Pescara partirà dalla quarta piazza, saltando il primo turno e godendo di vantaggi concreti sia nella sfida secca successiva che, in caso di qualificazione, nella doppia semifinale.

Ma c’è molto di più nel percorso di Baldini con gli abruzzesi. Dal 2019, dopo l’inattesa separazione da Bepi Pillon, il club biancazzurro ha vissuto una girandola di panchine impressionante: in cinque stagioni si sono alternati ben 11 allenatori, per un totale di 13 cambi tecnici, con Zauri e Zeman protagonisti di più cicli a intermittenza.

Baldini, invece, ha interrotto questa instabilità cronica. È l’unico allenatore degli ultimi cinque anni ad aver iniziato e terminato una stagione sulla panchina del Pescara, un risultato non solo statistico ma anche simbolico. In un contesto storicamente instabile, la sua figura ha riportato continuità e identità.

"Non basta giocare bene, serve crederci. Sempre", ha spesso ribadito Baldini. E il suo Pescara sembra aver assorbito questa mentalità.

La squadra ora si prepara ad affrontare i playoff con consapevolezza, solidità e l’entusiasmo di chi ha saputo risalire dalle difficoltà. Non sarà facile, ma il tecnico ha già dimostrato di saper compiere imprese quando conta davvero.

Il sogno promozione è vivo, e questa volta, Pescara ci arriva con un uomo che ha riportato equilibrio e ambizione.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 03 maggio 2025 alle 11:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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