Il tempo delle illusioni è finito. Ora servono fatti, sostanza, fame vera. I dieci giorni di stop arrivano nel momento più opportuno, come un’oasi nel deserto di una stagione lunga e faticosa, capace di prosciugare energie fisiche e mentali. Il campionato ha lasciato il segno, soprattutto dopo il giro di boa, e adesso ogni dettaglio farà la differenza.

La squadra ha ritrovato il sorriso grazie agli ultimi tre successi, fondamentali per riaccendere morale e autostima. Ma è giusto guardare oltre il risultato. Gli avversari battuti, per motivi diversi, non rappresentavano un banco di prova attendibile. La vittoria contro un Campobasso spento e demotivato, capace di arrendersi dopo venti minuti, non deve generare facili entusiasmi. Le vere montagne da scalare sono ancora tutte davanti.

Chi vuole andare lontano sa che deve prepararsi a soffrire. Le prossime sfide non lasceranno spazio agli errori o ai cali di tensione. Ci sarà bisogno di muscoli, certo, ma soprattutto di nervi saldi e di una feroce determinazione.

Questi dieci giorni dovranno servire per ripulire la mente, rimettere in sesto i corpi affaticati e affinare ogni singola alchimia tattica. Perché nel calcio che conta, quello senza appello, chi arriva anche solo mezzo passo più lento viene travolto. E chi crede di aver già vinto prima di scendere in campo è già perduto.

Il tempo delle scuse è finito. Adesso si entra nella fase in cui solo chi ha il coraggio di non mollare, neppure per un istante, può scrivere la propria storia.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 29 aprile 2025 alle 11:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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