Nel momento più difficile della stagione, il Pescara, dopo aver ballato sull’orlo di una crisi senza ritorno, ha rialzato la testa, tornando a vincere al "Del Duca" 31 anni dopo l'ultima volta (era successo in A, mentre in B non ci era mai riuscito prima). Con il cambio di modulo e il passaggio alla difesa a tre/cinque, il Delfino è tornato a conquistare punti pesanti, cancellando anche lo 0-3 casalingo con il Crotone e fortificando la panchina di Luciano Zauri, bravo a ridisegnare la squadra in quella che, alla vigilia della partita con i marchigiani, sembrava una gara quasi segnata dal destino. In campo Fiorillo e compagni sono invece stati molto bravi a limitare il micidiale attacco bianconero, colpendo nel finale con l'uno-due griffato da Cristian Galano (già quattro gol in questa stagione e nuovamente decisivo in campo) e Busellato. Ma a vincere la sua sfida personale è stato soprattutto Zauri che, dopo le critiche, è riuscito a mantenere i nervi saldi, cambiando pelle alla sua squadra. Che per la prima volta non ha subito reti in campionato, per di più al cospetto dell'attacco più prolifico del torneo. Quella di Ascoli è stata la rivincita del tecnico biancazzurro che, tuttavia, preferisce elogiare la propria squadra e la forza del gruppo che s’è vista eloquentemente al “Del Duca”: "Una vittoria meritata. Devo fare i complimenti alla squadra. Ci siamo assunti le nostre responsabilità dopo la gara contro il Crotone e i miei ragazzi vanno solo elogiati perché non era affatto facile. Cercavamo solidità, dopo aver subito troppi gol: il gruppo ha fatto la differenza nell'insieme. Abbiamo anche concesso qualcosa, il giusto, considerando la forza dell'Ascoli. Sono molto contento di come ha risposto la mia squadra. Questa vittoria la dedichiamo tutta ai nostri tifosi che dopo 31 anni hanno raccolto i tre punti al Del Duca. Se l'atteggiamento è questo possiamo giocare con il 4-3-3, anche se metterci a tre dietro, bloccati, ci ha permesso di trovare più compattezza e fare questo gioco".

Sezione: News / Data: Mer 09 ottobre 2019 alle 18:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Andrea Coppini
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