L'atteggiamento giusto è quello di Gianluca Grassadonia che dopo la sconfitta con la Spal ha bypassato la questione arbitrale, virando sulla ramanzina a Drudi che si era fatto espellere. D'altronde l'allenatore del Pescara sa bene che non può concedere il minimo alibi alla sua squadra proprio ora che sta mostrando segnali di vitalità. Col terzo tecnico stagionale la squadra sembra più coraggiosa, ha ritrovato la voglia di lottare. Contro Cittadella e Spal il Delfino è stato anche penalizzato da decisioni arbitrali.

C'E' TEMPO PER I BILANCI - Un organico del genere comunque non doveva trovarsi in questa posizione, quindi qualche errore è stato commesso e la dirigenza deve fare mea culpa. Ma non è ancora tempo di bilanci e processi, la matematica dice che c'è ancora uno spazio per infilarsi nello stretto cunicolo per correggere la stagione, e va sfruttato. Probabilmente tra 10 giorni, cioè dopo la trasferta contro il Pordenone e il derby infrasettimanale con l'Ascoli, sapremo già tutto. Potrebbe prospettarsi quindi un finale meno di stenti oppure una retrocessione a Pasqua.
Molti giocatori stanno cambiando passo, stufi di essere sbeffeggiati da qualunque avversario, anche perché in organico, oltre a un monte stipendi che supera gli 8 milioni e mezzo, ci sono curricula di un certo livello da non macchiare. 

Sezione: Focus / Data: Mar 09 marzo 2021 alle 15:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Andrea Coppini
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