Per Franck Tsadjout la stagione si sta trasformando in un percorso tortuoso, fatto di speranze, ricadute e continui rallentamenti. L’attaccante del Pescara, tornato in gruppo solo poche settimane fa dopo il lungo problema al quadricipite, è di nuovo fermo ai box. Anche ieri il giocatore non si è allenato con il resto della squadra: per il secondo giorno consecutivo è stato costretto a sottoporsi a nuovi accertamenti dopo il risentimento accusato nel primo tempo della gara di Bari.

Sembrava che il peggio fosse ormai alle spalle quando, il 29 novembre contro il Padova, Tsadjout era finalmente rientrato all’Adriatico a distanza di quasi due mesi dallo stop. Giorgio Gorgone lo aveva schierato titolare, dosandone però i minuti e sostituendolo al 71’. Una scelta prudente, dettata dalla necessità di evitargli sovraccarichi inutili. La trasferta di Bari, invece, ha riportato tutto al punto di partenza. Tsadjout ha resistito soltanto 45 minuti, poi negli spogliatoi ha confessato di sentire ancora dolore. Da lì la decisione, inevitabile, di non rientrare in campo.

Gli esami successivi hanno evidenziato che il vecchio fastidio al quadricipite non è ancora completamente guarito. È una di quelle situazioni in cui ogni passo avanti sembra costare il doppio, e ogni ricaduta pesa come un macigno su morale e condizione fisica. Le conseguenze, purtroppo, sono immediate: Tsadjout dovrà saltare la sfida all’Adriatico contro la capolista Frosinone, una partita già di per sé proibitiva, che avrebbe avuto bisogno di tutte le alternative offensive possibili.

Ma non è finita. Con ogni probabilità, l’attaccante non riuscirà a rientrare in gruppo prima della fine dell’anno. Questo significa che verrà escluso anche dai match contro Reggiana e Spezia, chiudendo così un 2024 complicatissimo, segnato più dalle assenze che dalle presenze. I numeri parlano da soli: finora Tsadjout ha collezionato appena 4 presenze, senza mai restare in campo per l’intero arco dei 90 minuti. In totale, ha giocato 271 minuti nelle prime quindici giornate di campionato.

Per un calciatore cresciuto nel settore giovanile del Milan, arrivato a Pescara per dare peso e profondità all’attacco, questo continuo stop & go rappresenta un ostacolo enorme. E per il club biancazzurro diventa un problema concreto in una fase della stagione in cui servirebbero certezze, alternative, rotazioni e nuove energie.

Il Pescara ora dovrà gestire con prudenza l’ennesimo capitolo di un infortunio che si è rivelato più ostinato del previsto. L’obiettivo è evitare ulteriori ricadute e restituire Tsadjout alla squadra nel 2025 nelle migliori condizioni possibili. La speranza è che il suo calvario trovi presto una fine. Per adesso, però, resta solo il rammarico per un talento che il campo ha visto troppo poco.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 12 dicembre 2025 alle 14:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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