Di notte tutti i gatti sono bigi ma il Perugia nel posticipo di ieri si è rivisto benissimo. Con i giovani, come piace a Goretti, finalmente libero dagli equivoci e gli esperimenti della prima parte del campionato e con il modulo più vincente (il 4-3-2-1), con una maglia dai numeri fluorescenti di colore arancione (in onore all'iniziativa di marketing Orange Fluo' sullo stile della Juve e della Nazionale in verde), soprattutto con un Santopadre in panchina per dare all'evento un rilievo d'eccezione, il Perugia imbrocca alla grande. 
Pronti, via e i grifoni hanno modo di reclamare per un tocco di gomito di Ciofani in area abruzzese. Mentre il Pescara pochi istanti dopo confeziona la sua unica palla-gol del primo tempo, la divora Galano sull'assist perfetto di Memushaj dalla sinistra a difesa biancorossa sorpresa. Il leit motiv è quello: Pescara che fa la partita e Perugia che cerca di farlo uscire per sorprenderlo con improvvise verticalizzazioni. E funziona. Lo conferma (20') il gol del vantaggio: ripartenza veloce, pallonetto geniale di Buonaiuto per Rosi che arriva sul fondo e rimette per Nicolussi, stop in area avversaria e palla lasciata al chirurgico sinistro di Iemmello nell'angolino: il bomber va in doppia cifra e il Grifo sull'1-0. Ma non è finita, perché i giovani del Perugia prendono fiducia (Nzita in evidenza) e al 33' arriva il bis: bella discesa del solito Rosi e palla perfetta al limite per Capone, che ha il lampo di sfruttare il metro di vantaggio sul diretto marcatore con il destro al volo in corsa. Con le doti tecniche che si ritrova, palla nel sette' e Kastrati mesto a osservare nel sacco il pallone del 2-0. 
Da incompiuto a compiuto. Carraro (40') sfiora addirittura il tris di testa sul preciso piazzato di Nicolussi. Ma il tempo si chiude male, perché il Pescara resta aggrappato al risultato grazie al grande mestiere di Memushaj. L'attempato albanese beffa il baby Nzita cercando e trovando il contatto del rigore in pieno recupero. Bomba di Machin sotto la traversa e 2-1. La ripresa, come naturale, vede gli abruzzesi all'assalto lancia in resta ma è il Perugia che in trincea dà spesso il meglio (Crotone docet). 
Dopo 20' Oddo inserisce Mazzocchi per Capone e passa al 3-5-2 (ci sarà tempo anche per il debutto assoluto dell'altro baby Konate) abbottonandosi ma senza rinunciare ad offendere. Grazie soprattutto a Buonaiuto e alle sue fulminanti ripartenze. La prima (22') la sperpera Mazzocchi, sulla seconda c'è l'uscita kamikaze di Kastrati che stende Dragomir regalando il rigore che Iemmello (24') trasforma col piattone salendo a quota 11 gol: 3-1 e Grifo che prende il largo. Il finale è più sereno. Vicario (28') fa la sua parte su Memushaj, Iemmelo fallisce un paio di ripartenze, il Pescara il 2-3 con Maniero. Ma arriva il riscatto e (magari) la fine del momento nero. Sono ancora tutte lì, ma il secondo posto, sia pure in coabitazione, riporta entusiasmo e indica la strada. 

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Lun 02 dicembre 2019 alle 10:00 / Fonte: Messaggero Umbria
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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