Riccardo Brosco è molto più di un semplice difensore centrale. Con 4 reti stagionali all’attivo, è uno dei terminali offensivi principali del Pescara sui calci piazzati, vero marchio di fabbrica della squadra abruzzese. E nella gara d’andata contro la Vis Pesaro, che si preannuncia fisica e combattuta, le sue doti aeree e la sua leadership potrebbero rivelarsi determinanti nei duelli chiave.

Un'occasione per indirizzare la serie

Come accaduto nel turno precedente, iniziare con il piede giusto sarebbe cruciale per mettere pressione agli avversari e spingere il Delfino verso l’obiettivo stagionale: il ritorno in Serie B. Per Brosco, però, la posta in palio va anche oltre: si tratta di una missione personale, un traguardo di grande prestigio che lo porterebbe ad entrare nella storia biancazzurra.

Un "centenario" con ambizioni da élite

Con 135 presenze ufficiali, 8 gol e 3 assist, Brosco fa già parte del club dei centenari del Pescara. Ma il centrale romano, che a inizio carriera era stato indicato come il nuovo Ubaldo Righetti — uno che ha scritto pagine leggendarie anche in riva all’Adriatico — ha un obiettivo ben chiaro: raggiungere l’élite dei giocatori che hanno conquistato due promozioni con la maglia del Delfino.

Un sogno chiamato doppia promozione

Nella storia biancazzurra figurano nomi illustri come Pagano, Camplone, Dicara, Caprari (tutti capaci del doppio salto dalla B alla A), ma anche Sansovini, Gessa e Zanon, che hanno firmato promozioni sia in B che in A. Brosco sogna di aggiungersi a questa ristretta cerchia, coronando così il percorso iniziato nella Zemanlandia del 2011-12, stagione che riportò il Pescara in Serie A dopo vent’anni.

Tornato dieci anni dopo, Brosco voleva subito ripetere l’impresa: due promozioni in due sole stagioni. Il destino, però, gli ha voltato le spalle nella semifinale contro il Foggia, persa ai rigori due anni fa. Una ferita ancora aperta, ma che gli ha dato ulteriore motivazione.

Con i "superstiti" per un'altra scalata

Accanto a lui in questa nuova rincorsa ci sono Merola, Plizzari e Kraja, gli altri "superstiti" di quella squadra che aveva ancora Zeman in panchina. Una base solida, con fame di rivincita e voglia di riscrivere la storia.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 17 maggio 2025 alle 10:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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