“Leggendo le carte, si capisce che per il Trapani il ricorso al Collegio di Garanzia del Coni è una montagna molto ardua da scalare”. Tutto ruota attorno al concetto della “causa di forza maggiore”, escluso sia dal primo che dal secondo grado, con motivazioni condivisibili. Giuseppe Tambone, esperto di diritto sportivo e dirigente, ha studiato per il Messaggero le carte del ricorso dei siciliani contro la penalizzazione di 2 punti in classifica. Si discuterà al Collegio di Garanzia giovedì pomeriggio alle 15 e 30. Il Pescara trema: se il Trapani riavesse anche solo un punto, per il Delfino sarebbe Lega Pro diretta. “In questa vicenda i tempi sono stati finora brevissimi - spiega Tambone, ex ds di Chieti, Castel di Sangro e Napoli - . Il deferimento è del 26 maggio, alla riapertura dell’attività dopo il lockdown. Il primo grado è del 12 giugno, il secondo grado del 3 luglio: tempi strettissimi e inimmaginabili fino a qualche tempo fa per il mondo del calcio. La vicenda ruota attorno al mancato pagamento degli emolumenti di gennaio e febbraio, che sono stati contabilizzati a marzo. In primo grado è stato dato un punto di penalizzazione, al secondo la penalità è salita a due. E il Trapani si è appellato alla “causa di forza maggiore”.

Sezione: News / Data: Mar 04 agosto 2020 alle 16:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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