Garantire al calcio italiano un futuro, cambiando la riforma dello sport. Così il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ieri da Lanciano: «È un momento di riflessione e approfondimento importante per la tenuta del calcio italiano. La riforma? Dobbiamo continuare a sollevare il problema al ministro Abodi e confidiamo che si arrivi ad un rinvio dell'entrata in vigore della legge dal prossimo luglio. Questo ci consentirebbe di definire il perimetro e la durata di questi contratti e di gestire questa svolta epocale. La criticità? Servono mansioni determinate da inserire nel contratto, la qualificazione di un rapporto di lavoro, come il co.co.co., che richiede diciotto ore settimanali, rischia di esporre le società a sanzioni e vertenze. Vorremmo dire la nostra su queste criticità in vista di questa rivoluzione. Il calcio ha bisogno di certezze, i presidenti ne hanno bisogno. In alternativa, proporremo soluzioni che potrebbero eliminare le tante criticità. L'abolizione del vincolo, poi, richiede un'attenzione particolare per i riflessi negativi che potrebbe avere sui nostri vivai e sul sistema calcio. Chiederemo un rinvio per poter avanzare una proposta organica al ministro Abodi, un piano di sviluppo per l'intero sport dilettantistico che tenga conto dei diritti della persona».

Sezione: News / Data: Sab 03 dicembre 2022 alle 14:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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