Un lungo digiuno interrotto dalla fortunata scelta di ricominciare daccapo, di cambiare vita, ripartire dai dilettanti e sfondare passando dall'Eccellenza umbra e poi dalla serie D, prima con il Petrignano e poi con il Villabiagio: 63 gol in tre stagioni, numeri da capogiro che hanno attratto sull'italobrasiliano gli osservatori del Parma.
Ritrovata la vena realizzativa, al primo anno di prestito in C, ad Arezzo, il numero dieci del Pescara ha continuato a segnare a raffica, portando i toscani ad un passo dalla serie B. La rinascita lo ha trasformato in uomo mercato la scorsa estate, ma l'operazione-Brugman gli ha spalancato le porte dell'Adriatico. Tante aspettative, nuove pressioni e la prima volta in B. Non solo: anche un ruolo nuovo, mai ricoperto prima. Fattori che hanno reso la sua ascesa all'interno della squadra di Zauri un'impresa. Ma la sua storia ricorda tantissimo quella di alcuni predecessori illustri come Lapadula e Mancuso, e i mezzi per ripercorrere quelle orme, il bomber di Macaè li ha tutti: forza fisica, tecnica e un gran tiro. All'Adriatico sperano presto di godersi il suo repertorio. 

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Mar 15 ottobre 2019 alle 10:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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