Nella storia del Pescara, in pochi hanno avuto un impatto come quello di Gaetano Letizia in soli sei mesi. Fortemente voluto dal direttore sportivo Pasquale Foggia, che lo conosce da sempre condividendo le stesse origini partenopee e che lo aveva avuto alle sue dipendenze in altre esperienze calcistiche, il classe 1990 (35 anni il 29 giugno) si è rivelato davvero fondamentale nella cavalcata playoff. E pensare che quando è arrivato un infortunio muscolare, patito a Perugia, lo aveva tenuto fuori per un mese, dando il via alle critiche dei detrattori e facendo pensare a molti che ormai era arrivato davvero a fine carriera. E invece, emblema di professionalità e dedizione alla causa, è stato una delle armi vincenti della cavalcata biancazzurra, in campo ma anche fuori come collante dello spogliatoio. Due gol fondamentali, a Pesaro e Terni, lo hanno portato alla ribalta delle cronache nazionali ma fuori da Pescara non tutti hanno sottolineato che l'ex scugnizzo di Scampia, partito dal campionato di Promozione con il San Vitaliano, ha giocato le 4 partite più importanti dell'anno (le due semifinali con l'Audace Cerignola e le due finali con la Ternana) da centrale difensivo, ruolo inedito (e nel finale della Partitissima di sabato addirittura nel finale in coppia con un centrocampista al rientro dalla rottura del crociato, Lonardi) che però ha ricoperto come se fosse quello naturale.

Sezione: News / Data: Lun 09 giugno 2025 alle 17:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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