Il primo Pescara di Bucaro si è dimostrato più solido in difesa. Difesa meno alta o, per dirla alla Bucaro stesso, "meno estrema": i terzini, differentemente dalla gestione ZZ, salivano a turno, per non lasciare scoperta la coppia di centrali che aveva in Brosco l'uomo di posizione e di lettura e in Di Pasquale quello di aggressione per giocare sull'anticipo ed accorciare la squadra. Non si può parlare di esterno basso costantemente bloccato, ma di certo di terzino più guardingo per non lasciare mai soli e a campo aperto i centrali come nel recente passato quando spesso venivano infilati da imbucate verticali. Quando saliva Floriani Mussolini, e lo ha fatto spesso, Milani rimaneva a presidiare la sua corsia, accentrandosi un po'; quando era il mancino a proporsi in fase offensiva, come nell'azione del gol decisivo di Merola, era l'omologo di destra, che fa anche dello strapotere fisico e della facilità di corsa alcune delle sue armi migliori, a fare da scudiero ai centrali. 

Sezione: News / Data: Mar 27 febbraio 2024 alle 10:30 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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