Oggi a Pescara si torna finalmente a parlare di Serie B, un traguardo atteso da ben quattro stagioni. Il ritorno tra i cadetti è stato conquistato con grande fatica e passione, ma ora l’obiettivo è chiaro: costruire una squadra solida e competitiva, in grado di mantenere con orgoglio una categoria che non può essere persa dopo un solo anno.

Il gruppo attuale, pur non essendo paragonabile alla squadra dei sogni di altre epoche, rappresenta una buona base da cui ripartire. Tuttavia, il pensiero di dover salutare Silvio Baldini, artefice della promozione, ha già iniziato ad agitare le notti dei tifosi.

L’ombra di un déjà-vu aleggia pesantemente su questo inizio d’estate biancazzurra. Il ricordo dell’addio improvviso di Zdenek Zeman nel 2012, proprio all’indomani del salto in Serie A, continua a tormentare i cuori pescaresi. E anche se, a differenza di allora, oggi non c’è nessuna grande piazza che sta corteggiando Baldini, la paura di perdere di nuovo il timoniere proprio nel momento più delicato è palpabile.

Sin dalla notte magica del 7 giugno, i sostenitori del Delfino vivono con l’ansia che la storia possa ripetersi. Per questo motivo, in città si respira una tensione sottile ma costante. Pescara è tornata a sognare, ma per continuare a farlo ha bisogno di certezze. E Baldini, oggi più che mai, rappresenta la più grande di tutte.

Sezione: News / Data: Gio 19 giugno 2025 alle 15:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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