Domattina al più tardi si saprà. Così ha fatto trapelare lo stesso Baldini, dopo una lunga giornata di riflessione che ha fatto seguito all'incontro nella sua casa di Massa con il presidente Sebastiani e il ds Foggia. Questi ultimi erano parsi decisamente fiduciosi di aver convinto il tecnico a rinnovare il contratto ed a puntare ad un nuovo miracolo o meglio ad una nuova magia, dopo quella compiuta con l'impronosticabile e rocambolesca promozione ai playoff. Una fiducia che però ha cozzato col lungo silenzio di Silvio Baldini, che avrebbe dovuto dire sì, secondo gli addetti ai lavori, già oggi, convinto dall'offerta economica (250k più bonus promozione) e dal programma di rafforzamento proposto dallo staff societario. Un mercato non più al risparmio, come negli ultimi anni, ma mirato e in cui il tecnico senese avrebbe avuto quasi carta bianca. Invece probabilmente i motivi familiari stanno prevalendo, facendo compiere un clamoroso dietrofront: Baldini resterebbe fermo un anno in Toscana, per stare finalmente più vicino alla famiglia, cui tiene moltissimo, specie alla figlia disabile che vive ancora con lui e la moglie. Aveva già chiarito l'importanza di ritrovare gli affetti, dopo stagioni stressanti come questa, in una lunga e genuina intervista al quotidiano abruzzese "Il Centro" (a proposito: complimenti al collega, domande e contenuti non scontati e diversi dalle solite pastette standard) e quindi, anche se contro la logica e la sua promessa di puntare alla serie A già espressa più volte, non deve stupire più di tanto un eventuale anno sabbatico. "Per me questi ragazzi sono già da serie A, è un gruppo unico che spero resti unito", ha dichiarato e pare appunto già un congedo o un passaggio di consegne verso chi dovrà raccogliere la staffetta. L'alternativa, mai sondata veramente però, sarebbe potuta essere Giovanni Stroppa, lasciato libero dalla Cremonese e già sedutosi sulla panchina biancoazzurra nel 2012, ma dovrebbe optare per il Venezia che ha progetti e budget più cospicui. Non che il Pescara non possa osare, ora che ha...un Verratti nel motore, anzi stanno circolando fondate voci di ritorni di qualità: Rafia (Lecce), Martella (Ternana), Borrelli (Brescia), Floriani Mussolini (Juve Stabia) e Masciangelo (Cittadella), oltre che l'arrivo dello svincolato De Boer che ha realizzato il gol della Ternana in finale, mandando in tilt le coronarie dei tifosi all'Adriatico, prima dei salvifici rigori. Insomma, la volontà di costruire una squadra competitiva e in grado di salvarsi agevolmente ci sarebbe tutta, ma evidentemente per Baldini non è tutto. C'è poi l'amarezza, non certo nascosta da Baldini, verso lo scetticismo che la stampa (noi compresi) e anche la tifoseria organizzata ha manifestato nel momento bui, quello in cui il Pescara non vinceva proprio più ed era precipitato dal primo posto in solitudine al sesto in meno di due mesi. In quel momento, di fronte alla rinnovata sicurezza ostentata da Baldini, che parlava di B certa anche partendo dal decimo posto, di fronte a due espulsioni consecutive dalla panchina di un tecnico sempre più nervoso, alcuni rappresentanti dei tifosi criticarono aspramente squadra e coach, chiedendo maggiore umiltà e serietà. Baldini incassò, ma capì anche che quell'incantesimo non era così perfetto. Non lo mandò a dire quando poi i risultati tornarono dalla sua parte, dimenticando però che il pubblico aveva comunque seguito in massa in trasferta la squadra anche nel momento difficile (record di presenze esterne per la C) e che in realtà la gente ce l'aveva più col mercato deficitario del presidente, incapace di dare un boost ad una squadra che stava già andando oltre i propri limiti. Se sarà addio lo sapremo tra poche ore, di certo non è andata come si auguravano in tanti e col solito lieto fine tipico dopo il raggiungimento di un traguardo inatteso e così importante.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 18 giugno 2025 alle 20:23 / Fonte: di Andrea Genito
Autore: Andrea Genito
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