Pescara in crisi. Contro il Crotone si apre ufficialmente la crisi per il Pescara, crisi di risultati e di gioco. Non c'è il Delfino, mai in partita ha meritato di perdere contro i calabresi. Fischi, tanti fischi alla squadra al triplice fischio finale. Fischi che però vanno ben distribuiti. Non solo alla squadra, anche all'allenatore, alla dirigenza. Tutti sono coinvolti in questo disastro. Contro il Crotone si è visto il peggio Pescara della stagione. Disattento in difesa, impalpabile a centrocampo e assente in attacco, il Pescara non ha praticamente giocato. Sconfitta meritata che apre la crisi. Il Delfino infatti, ancora non ha una propria identità, non ha un gioco ben preciso e le prestazioni e i risultati lo dimostrano. E' vero, le attenuanti relative agli infortuni possono essere prese in considerazione, ma di certo non giustificano prestazioni come quella di stasera. Pescara assente. Zauri non è riuscito ad imprimere ai suoi le sue idee di gioco. La squadra sembra spaesata, non è reattiva e davanti fa una fatica enorme. L'assenza di Tumminello pesa tantissimo, ma l'attacco non può dipendere da un solo giocatore. Maniero ha deluso, cosi come Brunori. Cisco impalpabile e Galano assente ingiustificato. Potrebbe anche essere la classica serata storta. Noi ce lo auguriamo, ma facciamo fatica a pensare che sia cosi. Il Pescara ha giocato male, al di la delle prestazioni dei singoli, la squadra in se non ha saputo fare nulla. Nessuna idea, nessuna verticalizzazione, nessun spunto, nessuna giocata da Pescara. Fiducia a Zauri che nel finale di partita si è assunto tutte le responsabilità, ma di certo la squadra deve cambiare attitudine e il primo dev'essere il suo allenatore che deve dimostrare il suo valore e finalmente trasmettere le sue idee alla squadra, altrimenti i fischi li sentiremo spesso in questa stagione.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 27 settembre 2019 alle 23:34
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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