Massimo Oddo ha parlato in conferenza stampa in vista della prima sfida di campionato contro il Chievo: "Qualcuno dei nuovi è già pronto, tipo Bellanova che si è sempre allenato. Sicuramente è pronto a livello fisico, cosi come Jaroszynski. Non è invece pronto Capone".

Chi gioca tra Bellanova e Jaroszynski: "Bellanova giocherà titolare, Jaroszynski inizierà dalla panchina".

C'è qualcuno che ti ha sorpreso di più: "Abbiamo fatto un'ottima campagna acquisti prendendo giocatori funzionali. Ci vorrà un pò di tempo perchè le idee di gioco non sono semplici. Partiamo da una base importante, con giocatori che hanno giocato anche in A. Per questo motivo siamo avvantaggiati anche mentalmente. Sono tutti bravi. Un giocatore che conoscevo è Omeonga, molto bravo e un giocatore che, per chi l'ha visto in campo, ha grande costanza e corsa, oltre ad essere intelligente calcisticamente. Si rivelerà importante per noi, cosi come tutti gli altri".

Il Pescara di Oddo è stato sempre associato al bel gioco: "Nel calcio c'è una storia e non si deve commettere l'errore di fare paragoni passati. La nostra storia è stata bellissima. Avevamo giocatori bravi, avevamo costruito una squadra nuova come quest'anno, trovando la fortuna di trovare giocatori importanti. Caprari su tutti. Giocatori che sono arrivati dalla C, giocatori bravi che fino a quel momento non avevano fatto grosse cose. Poi avevano mezzi e qualità e abbiamo fatto un campionato strepitoso. Abbiamo giocatori bravi ma non basta. Ci vogliono altre componente affinchè si possa fare un altro campionato. Squadre normali possono fare campionati più importanti rispetto a squadre che hanno giocatori sotto gli occhi di tutti. Ci vuole l'alchimia giusta che si crea tra allenatore, giocatori, società e tifosi. Non è un percorso semplice".

Sui giovani: "Ne abbiamo diversi e bravi, come Diambo e Bocic cosi come tanti altri. I giovani non vanno bruciati, bisogna saperli far crescere e dare a loro le giuste opportunità. Abbiamo fatto un paio di amichevoli, e dopo tre partite parliamo di Diambo come se fosse il nuovo Pogba. E' un giocatore interessante ma ha bisogno di tempo. Ha tutte le carte in regola per giocare, ma ci sono altri giocatori che hanno un'esperienza tale che consente di essere molto affidabili".

Come stai vivendo questa vigilia: "Le mie motivazioni sono massimali, non possono mancare mai altrimenti non ci sarebbe neanche la voglia di ricominciare un lavoro. Sono motivato, ancora di più perchè è stato un anno brutto dal punto di vista del risultato ma non mi sento granchè responsabile per quanto successo. Fino a quando sono stato a Perugia la squadra era nei playoff, sono tornato con la squadra ai playout. Siamo retrocessi per un calcio di rigore. Resterà scritto che sono retrocesso a Perugia ma non la sento mia. L'emozione per domani c'è, ma ci sarebbe stata ovunque. Conosco Pescara, ma i giocatori sono nuovi, sono rimasti solo Fiorillo e Memushaj. Non viviamo di ricordi, cercheremo di fare il melgio possibile. L'idea è quella di dare una precisa identità a questa squadra e farla giocare bene".

Hai dei dubbi di formazione: "Non ho dubbi di formazione ma non la dico".

Sei contento del mercato: "In questo momento siamo coperti in tutti i ruoli ma la società è attenta sul mercato. Se dovesse presentarsi un'altra opportunità, magari con un altro attaccante con caratteristiche diverse, e uno in difesa in mezzo".

Quali caratteristiche deve avere questo attaccante: "Capita che si può cambiare modulo. Ora abbiamo due attaccanti e due giovani. Avere un'alternativa in più è sempre utile. Dipende da quello che offre il mercato e poi sceglieremo".

Il Chievo che squadra è: "E' una buona squadra, ha perso qualche giocatore importante, ha fatto qualche innesto. So che ha avuto qualche problemino per quanto riguarda il Covid, con parecchi giocatori out. Ma è una buona squadra con un allenatore che ha dato solidità al gruppo. Sono curioso di vedere cosa succederà. Mi aspetto però che i ragazzi abbiamo sempre la lucidità di giocare con spensieratezza e divertirsi in campo".

Asencio e Bocchetti domani ci saranno: "Ci vogliono almeno due-tre giorni per il tesseramento".

I giocatori in rosa sono molti, è un rischio avere due giocatori per ogni ruolo: "Meglio averne di più che di meno. Sarà un campionato lunghissimo, ci sono 8 turni infrasettimanali. La competitività tra di loro alza la qualità. La società sa benissimo che almeno 3-4 giocatori dovranno uscire".

Quali obiettivi ha il Pescara: "Noi in questo momento partiamo ventesimi in classifica. Se vogliamo darci degli obiettivi dobbiamo andare a step. Ora dobbiamo fare meglio dell'anno scorso, salvarsi senza passare dai playout. Ma il nostro obiettivo è avere un'identità alla squadra e avere un gioco propositivo. Se saremo bravi a fare determinate cose allora potremo toglierci delle soddisfazioni. Non possiamo però ora darci obiettivi concreti, per noi sarebbe l'errore più grande. Ora dobbiamo anche riportare entusiasmo, sia con il calcio giocato che con il sudore sulla maglia. Ci vorrà tempo, ma riusciremo a fare qualcosa di bello".

C'è però l'ambizione di entrare nei playoff: "Me la tengo per me l'ambizione, io un'idea ce l'ho ma non commetto gli errori del passato. Ora dobbiamo riportare entisiasmo alla piazza. Questa è una squadra che deve giocare a calcio, davanti a noi ci sono squadre inarrivabili come SPAL e Monza".

Sulla presenza dei mille spettatori: "Non mi piace, poi chi fai entrare? Puoi far entrare gli abbonati storici, quelli dell curva, ma questo non dipende dalla società. Non si possono vendere biglietti e nemmeno dire che chi arriva prima se li prende. La cosa migliore è quella di valutare le capacità di ogni singolo stadio e far entrare determinate persone in percentuale".

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 25 settembre 2020 alle 13:14
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
vedi letture
Print