“E’ importante capire come perfezionare il protocollo. Anche la Lega di serie A chiederà degli accorgimenti diversi, è questa la notizia che trapela in questi minuti. Il calcio è uno sport di contatti, il distanziamento è praticamente impossibile e tutte queste norme implicano investimenti importanti. Non tutti hanno mezzi e strutture idonee, toccherà capire se sarà fattibile applicare le norme. Come si fanno a vietare determinati gesti tecnici o movimenti ai giocatori? Significherebbe inventarsi un altro sport”. Così il direttore sportivo del Pescara Antonio Bocchetti intercettato telefonicamente dalla redazione di TuttoSalernitana. Questa la posizione della proprietà biancazzurra: “Non ricominciare i campionati implicherebbe problemi economici non indifferenti, ancora peggio sarebbe riprendere e poi fermarsi nuovamente in caso di un singolo contagio. Un presidente mette mano alla tasca e spende migliaia e migliaia di euro per adeguarsi al protocollo, non avrebbe senso dare un altro stop poche settimane dopo. A mio avviso bisogna riprendere, il calcio ha un valore sociale fondamentale e la gente ha bisogno di ritagliarsi uno spazio di “normalità”. Se anche la A ha mostrato perplessità, è palese che il protocollo non soddisfi tutti. Il nostro obiettivo? Volevamo fare un ottimo campionato valorizzando giovani come sempre accaduto negli ultimi anni. La fortuna non è stata dalla nostra parte, molti calciatori di valore si sono imbattuti in problemi fisici e muscolari non di poco conto. In alcuni momenti facevamo fatica a convocare più di 14 giocatori, a mio avviso la nostra rosa è di buon livello”.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 16 maggio 2020 alle 21:07
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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