I primi no ricevuti dal management biancazzurro sono stati quelli di Delio Rossi e Bepi Pillon nella giornata di sabato. Il primo, che aveva già rifiutato un contratto da traghettatore a Catania e Lecco e che sta parlando con una società estera, aveva chiuso subito la porta, il secondo ha voluto riflettere bene perchè legatissimo alla piazza e desideroso di tornare in pista. Ma alla fine a malincuore ha dovuto anche lui declinare la proposta. La giornata di ieri è invece iniziata con gli approcci con Roberto Stellone, iniziati già la sera prima una volta appurata la situazione Pillon. L'ex Frosinone è legato al presidente Daniele Sebastiani e al direttore sportivo Daniele Delli Carri da un rapporto di stima ed amicizia ma anche lui non ha accettato un semplice ruolo da traghettatore senza prospettive di un progetto futuro legato alla sua permanenza, tanto più che da tempo è trapiantato in Abruzzo e conosce perfettamente l'umore della piazza. Le parti si sono incontrate, senza arrivare ad un accordo. E' stata poi la volta di Andrea Camplone, contattato a più riprese fino al no definitivo del tecnico. Tre i contatti con l'ex capitano del secondo Pescara targato Giovanni Galeone, l'ultimo è stato quello nel quale si è capito che non c'erano più margini per portarlo sulla panchina lasciata vuota da Bucaro. Si è passati infine a sondare il terreno con Cristian Brocchi che nel 2016 ha iniziato la sua carriera da tecnico tra i grandi addirittura guidando il Milan al posto del compianto Sinisa Mihajlovic. La sua ultima esperienza è stata al timone del Vicenza, in B, nella stagione 2021-22, arrivata dopo la vittoria del campionato di C con il Monza. Ma anche Brocchi alla fine ha declinato. È nata così la virata su Cascione, una nuova scommessa per il club. 

Sezione: News / Data: Lun 18 marzo 2024 alle 10:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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