Due gol in 133’ di serie A. Se non è un record, comunque ci va molto vicino. Rey Manaj si sta prendendo il Pescara con un cinismo da vero cecchino. A Genova, domenica, in venti minuti ha raddrizzato la partita. E’ vero che metà abbondante del lavoro va ascritto a Ciccio Zampano, che salta uomini come birilli e la mette forte sul primo palo. Ma lui, il bomber albanese, è lì: attacca lo spazio e beffa Gentiletti da attaccante di razza. E’ la sua specialità: anche a Reggio Emilia le modalità sono state simili, sull’assist al bacio di Mitrita. In 15’ contro il Sassuolo aveva riaperto una partita quasi archiviata. L’istinto del killer, quello che gli altri attaccanti nella rosa di Oddo non sembrano avere, è invece nel dna di Manaj. Mai titolare in queste prime sei giornate, ma impiegato sempre nei secondi tempi da Oddo, tranne che nella sfida da ex contro l’Inter (rimasto in panca). Il suo minutaggio massimo finora è stato di 45’ all’Olimpico contro la Lazio, nella giornata più grigia di questo avvio di campionato. “Se la palla mi arriva, io ci provo sempre. Vivo per il gol”, ha detto il 19enne già entrato nel giro della Nazionale maggiore dell’Albania. Se la squadra produce, lui la butta dentro. Una promessa, più che una polemica

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 27 settembre 2016 alle 11:19 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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